Fototerapia avanzata, una nuova terapia ha eliminato il cancro nei topi senza effetti collaterali
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Nuove possibili cure per il cancro (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it
Una nuova classe di molecole fotosensibili potrebbe rivoluzionare la terapia contro i tumori aggressivi: ecco come.
Negli ultimi anni, la ricerca contro il cancro ha fatto passi da gigante, con nuove tecnologie sempre più mirate a colpire solo le cellule malate e lasciare intatte quelle sane. Tra queste, la fototerapia avanzata si è rivelata una strategia molto promettente. Il concetto alla base è semplice: si usano molecole sensibili alla luce che si accumulano nei tumori e, una volta attivate con una particolare lunghezza d’onda, distruggono le cellule cancerose.
Questa tecnica, chiamata terapia fotodinamica (PDT), viene già utilizzata da tempo per trattare alcuni tumori, come quelli della pelle e della vescica. Funziona grazie a particolari sostanze che, quando illuminate, producono ossigeno altamente reattivo, capace di uccidere le cellule malate dall’interno. Un po’ come far esplodere micro-bombe chimiche all’interno del tumore.
Peccato che la PDT abbia ancora diverse limitazioni. La luce non penetra molto in profondità nei tessuti, quindi i tumori interni sono difficili da trattare. Inoltre, le molecole usate oggi possono rimanere nel corpo per settimane, costringendo i pazienti a evitare qualsiasi esposizione alla luce per mesi, altrimenti rischiano ustioni e gravi irritazioni cutanee. Senza contare che a volte colpiscono anche cellule sane, riducendo la precisione del trattamento.
Ma ora un team di scienziati americani potrebbe aver trovato una soluzione. Un gruppo di ricercatori delle università della California, Riverside, e della Michigan State University ha sviluppato una nuova generazione di composti fotosensibili che potrebbero cambiare le regole del gioco.
Una nuova classe di molecole contro i tumori
Il segreto di questa scoperta sta nei sali di cianina-carborano, una classe innovativa di sostanze chimiche che riescono a colpire solo le cellule tumorali, senza diffondersi nei tessuti sani. La cosa interessante è che questi composti vengono attivati da luce infrarossa, che può penetrare molto più in profondità rispetto alla luce visibile, aumentando così l’efficacia della terapia su tumori interni.
E i risultati parlano chiaro: nei test effettuati su topi con cancro al seno metastatico, il trattamento ha eliminato completamente il tumore, senza lasciare traccia della malattia. Non solo, ma rispetto alle sostanze attualmente approvate dalla FDA, che possono rimanere nel corpo per mesi, questi nuovi composti vengono espulsi molto più rapidamente, riducendo il rischio di effetti collaterali a lungo termine.
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Un futuro promettente per la terapia oncologica
Un altro aspetto rivoluzionario di questi sali è il modo in cui vengono assorbiti dalle cellule tumorali. Si sfrutta una particolare proteina, chiamata OATP, che è abbondante nei tumori ma molto meno presente nei tessuti sani. Questo significa che i nuovi composti possono colpire solo le cellule cancerose, senza bisogno di ulteriori sostanze per indirizzarli verso il bersaglio. Un dettaglio che potrebbe rendere il trattamento più economico e accessibile rispetto alle terapie attuali.
Il prossimo passo sarà testare ulteriormente questa tecnologia e capire se può funzionare su altri tipi di tumori. I ricercatori stanno anche esplorando la possibilità di modificare questi sali per renderli attivabili da fonti di energia diverse dalla luce, in modo da poter raggiungere anche i tumori più profondi. Se i risultati continueranno a essere così promettenti, potremmo trovarci di fronte a una vera svolta nella lotta contro il cancro.