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Harvey Weinstein ricoverato in ospedale: l’ex magnate di Hollywood ha 72 anni

Harvey Weinstein, precedentemente al centro di accuse per stupro e aggressione, è stato recentemente ricoverato a causa di un malore presso l’ospedale Bellevue di New York. Il suo avvocato, Arthur Aidala, ha confermato che Weinstein è attualmente sottoposto a una serie di esami medici. Questo sviluppo segue la notizia che la Corte d’Appello di New York ha annullato una delle sue condanne del 2020, ordinando un nuovo processo.

Il contesto legale

La decisione della corte, arrivata con un margine di 4-3, ha cancellato una condanna a 23 anni di carcere, evidenziando errori nel processo originale, inclusa la testimonianza di tre donne su accuse non direttamente legate al caso. I legali di Weinstein ritengono improbabile che si arrivi a un nuovo processo, speculando che potrebbe non esserci la volontà né da parte di Weinstein di subire un altro processo, né dello Stato di procedere nuovamente in giudizio.

Accuse contro il carcere

Arthur Aidala ha criticato aspramente le condizioni di detenzione di Weinstein, descrivendo trattamenti inadeguati e carenti da parte delle autorità carcerarie. Ha menzionato che a Weinstein sono stati negati i bisogni basilari come l’acqua e l’uso del bagno, aggravando le sue già precarie condizioni di salute legate all’età avanzata, 72 anni.

Risposta del Dipartimento delle Carceri

Le accuse mosse da Aidala non hanno ricevuto commenti immediati da parte del portavoce del dipartimento carcerario, Thomas Mailey. È previsto un incontro tra i legali di Weinstein e il produttore il lunedì successivo all’annullamento della condanna, dove verranno discusse le prossime mosse legali, inclusa la possibilità di richiedere gli arresti domiciliari per Weinstein in attesa del processo.

Reazioni delle vittime

Nonostante la decisione giudiziaria, le vittime rimangono fortemente toccate e deluse. Rosanna Arquette e Rose McGowan, due delle molte attrici che hanno denunciato Weinstein, hanno espresso profonda delusione e rabbia per l’annullamento della condanna, ribadendo la loro determinazione a vedere giustizia fatta, nonostante le decisioni della corte.

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Redazione