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Il 40% dei trattamenti che ti prescrive il medico non funziona mai | Ecco perché non è colpa del tuo dottore

Se il trattamento che segui non ti porta risultati non è colpa del tuo dottore. Ecco perché.

Un viaggio nella storia della medicina rivela un percorso straordinario, ricco di scoperte e progressi che hanno cambiato radicalmente il modo in cui affrontiamo le malattie. Fin dalle prime civiltà, l’uomo ha cercato di alleviare il dolore e curare i mali attraverso rimedi naturali, superstizioni e riti magici. Nelle culture antiche, come quella egizia, si utilizzavano erbe medicinali e tecniche rudimentali per curare ferite e malattie.

Il mondo greco e romano ha dato un grande impulso allo sviluppo della medicina. Con figure come Ippocrate, considerato il “padre della medicina”, si è iniziato a concepire la malattia come un fenomeno con cause naturali, rompendo con la visione superstiziosa. Questo cambiamento di prospettiva ha posto le basi per una medicina più razionale e basata sull’osservazione clinica.

Il Medioevo europeo ha segnato una fase altalenante per la medicina. Mentre in Europa si registrava un declino a causa di guerre e pestilenze, nel mondo arabo si conservavano e ampliavano i saperi medici ereditati dai Greci e dai Romani. Figure come Avicenna, con il suo “Canone della medicina”, hanno avuto un ruolo centrale nella trasmissione di queste conoscenze all’Occidente.

Con il Rinascimento, la medicina europea ha conosciuto una rinascita. Gli studi anatomici, grazie alle dissezioni umane, e la fondazione delle prime università mediche hanno favorito un grande progresso. Tuttavia, è stato nel XIX secolo che la medicina ha subito una vera e propria rivoluzione, con scoperte come la teoria dei germi di Louis Pasbteur e l’invenzione dei primi antibiotici.

La medicina personalizzata: una nuova frontiera

Oggi la medicina si trova di fronte a una nuova frontiera: la personalizzazione dei trattamenti. Malgrado i progressi scientifici, circa il 30-40% dei pazienti non risponde ai trattamenti prescritti dai medici. Questo fenomeno ha spinto la comunità scientifica a indagare più a fondo i meccanismi che regolano la risposta individuale ai farmaci.

Per scoprire perché una parte significativa dei pazienti non trae beneficio dai trattamenti, l’Unione Europea ha avviato un ambizioso progetto di ricerca, il progetto 3TR, sotto la direzione della dottoressa Marta Alarcón Riquelme.

Dottoree infermiera (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Alla ricerca di soluzioni innovative

Il progetto coinvolgerà migliaia di europei in quindici paesi, concentrandosi su sette malattie principali: asma, sclerosi multipla, artrite reumatoide, colite ulcerosa, morbo di Crohn, BPCO e lupus eritematoso sistemico.

La dottoressa Alarcón Riquelme, direttrice del Centro GENYO di Granada, utilizzerà tecnologie all’avanguardia per studiare campioni biologici di migliaia di pazienti. Il suo obiettivo è individuare i meccanismi che determinano la non risposta ai trattamenti e valutare se un unico farmaco possa funzionare per diverse patologie, aprendo la strada a cure più efficaci e mirate.

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Redazione