Sei anni fa, il Dott. Marco Dolfin prese la moto per recarsi in ospedale in anticipo, per dare una mano al collega di turno. Era in servizio da sole due settimane, ed non erano passati nemmeno due mesi dal suo matrimonio.
All’improvviso, un bruttissimo incidente a poche centinaia di metri dal Pronto Soccorso che, questa volta, ha vissuto da paziente.
Svegliatosi dall’operazione, Marco, non sentendo più le gambe a causa di un ematoma che comprimeva il midollo, ebbe già chiara la situazione. Era paralizzato, avrebbe passato il resto della vita in carrozzina.
Il primo pensiero del Dott. Dolfin fu rivolto a tutto ciò che non avrebbe più potuto fare, come ad esempio lavorare.
Ma dopo molti mesi di riabilitazione nell’Unità spinale della Città della Salute di Torino, contro anche i consigli degli amici, finalmente arrivò per Marco il momento di tornare in reparto. Nelle sue condizioni avrebbe potuto svolgere operazioni semplici, eseguibili anche da seduto, come ad esempio quelle a mani e piedi.
Ma Marco Dolfin è l’esempio di chi non vuole arrendersi agli eventi, e oggi è tornato ad operare grazie ad un particolare esoscheletro, o meglio, una carrozzina.
Infatti, la carrozzina (a cui è ben legato tramite delle cinghie) gli permette di assumere ogni posizione intermedia tra seduto e completamente eretto e anche di inclinarsi verso il letto del paziente. La carrozzina gli assicura stabilità e gli permette di utilizzare con sicurezza tutti gli attrezzi del suo mestiere (seghe, martelli, scalpelli,…) e di far forza, come richiede la chirurgia ortopedica.
Questa particolare carrozzina, creata dall’Officina Ortopedica “Maria Adelaide”, nasce dalla struttura di una carrozzina verticalizzabile. Grazie a dei comandi a joystick controllabili con i gomiti, Marco è in grado di passare dalla posizione seduta a quella eretta. Sempre con i comandi a joystick, Marco può anche spostarsi all’interno della sala, sempre mantenendo la posizione eretta. Tutto questo accade mantenendo le condizioni di sterilità.
Oltre a questo, Marco Dolfin è impegnato anche sportivamente, in piscina, dove sta accumulando medaglie e record.
Ai Nazionali estivi di Bari 2014 ha guadagnato l’oro 100 metri dorso, e l’oro 50 metri farfalla. Nei Nazionali invernali di Napoli 2015 ha portato a casa l’oro 100 metri rana e l’oro 200 metri misti
Ha anche partecipato alle Paralimpiadi di Rio 2016, dov’è arrivato quarto per un pelo.
Adesso? Si allena ancora di più, per arrivare sul podio alle prossime Olimpiadi.