Il massaggiagengive Jon: un’innovazione per i bambini affetti da sindrome di Down
Si chiama Jon, è blu e giallo e ha l’aspetto di un comune giochino per bambini, ma non lo è affatto.
Si tratta di un massaggiagengive innovativo, progettato appositamente per i bambini affetti da sindrome di Down.
Come è fatto il massaggiagengive Jon
Jon somiglia a un orsetto con due cuscinetti per orecchie, adatti ad essere morsi dai bambini con gengive e denti. Una parte è fatta di silicone e Jon può quindi essere refrigerato e fungere da comune massaggiagengive per dare sollievo ai neonati in fase di dentizione. Jon svolge anche la funzione di classico sonaglio per neonati: è infatti dotato di luci e musica, in modo da renderne l’utilizzo divertente, oltre che utile.
Come è nato il massaggiagengive Jon
Hannah Ferrill, ex studentessa di design industriale al Purdue’s College of Liberal Arts in Indiana, ha ideato Jon per il suo progetto di tesi, con lo scopo di aiutare i bambini affetti da sindrome di Down a correggere fin dalla nascita le problematiche relative alla bocca a cui sono soggetti.
I colori non sono arbitrari: il giallo e il blu sono infatti i colori della giornata dedicata alla consapevolezza sulla sindrome di Down. E neppure il nome Jon è casuale: è il nome del fratello maggiore dell’ideatrice, nato con la trisomia 21 e morto pochi mesi dopo la nascita.
Ferrill ha spiegato in questo modo le motivazioni che l’hanno spinta a lavorare su questo progetto: “Mia mamma mi ha sempre detto che non riusciva a trovare prodotti progettati appositamente per mio fratello. Dopo aver fatto delle ricerche, ho scoperto che effettivamente ci sono ancora pochi prodotti per i bambini affetti da sindrome di Down e io sapevo di voler fare qualcosa per cambiare questa situazione”
Per creare Jon, Ferrill ha collaborato con Stephanie Garner, coordinatrice del programma Down Syndrome Indiana. Insieme hanno intervistato i genitori, scoprendo che la maggior parte di loro sentiva l’esigenza dell’esistenza di uno strumento che aiutasse i loro bambini anche al di fuori delle terapie correttive che seguivano.
Fin da neonati i bambini affetti da sindrome di Down vanno infatti incontro a varie problematiche orali, che se corrette fin da subito possono migliorare notevolmente lo sviluppo della bocca e dei denti.
La bocca e la dentizione nei bambini affetti da trisomia 21
I problemi riguardanti la dentizione più ricorrenti possono essere: agenesie, cioè mancato sviluppo, dei denti, sia quelli decidui, sia quelli permanenti, ritardo dell’eruzione dentaria, calcificazione dello smalto e anomalie nelle forma dei denti.
Inoltre, poiché affetti da ipotonia muscolare, la lingua dei pazienti con sindrome di Down tende spesso a posizionarsi in avanti, avendo come conseguenza un avanzamento della mandibola e un morso aperto anteriormente. Si parla in questo caso di malocclusione di terza classe: essendovi una discrepanza tra le basi ossee mascellari, mandibola e mascella superiore, è impedita un’occlusione dentale corretta.
Per correggere questi difetti è necessario che i bambini seguano un accurato piano terapeutico, all’interno del quale, uno strumento come Jon mascherato da semplice giocattolo potrebbe rappresentare un notevole aiuto.
Le aspettative future di Ferrill per Jon
[bquote by=” Hannah Ferrill” other=””] “Mi piacerebbe che questo massaggiagengive finisse nella mani dei neogenitori e dei loro bambini fin dalla nascita. Spero che questo strumento possa essere un bellissimo modo per celebrare la loro preziosa nuova vita” [/bquote]
Ferrill spera che Jon possa un giorno fare parte del kit che viene dato ai neogenitori di bambini affetti da sindrome di Down, in modo che i neonati possano crescere fin da piccolissimi con uno strumento che li aiuti a rafforzare mascella e gengive ed essere sottoposti a meno terapie nelle fasi successive della loro vita.