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In Giappone AI negli ospedali per aiutare i medici

Dal Nikkei Asian Review arriva la notizia che il governo giapponese sta lavorando insieme ad aziende private e università per inserire l’Intelligenza Artificiale (AI) negli ospedali, cercando di permettere ai medici di dedicare più tempo alla cura dei pazienti, riducendo le spese mediche.

Il governo ha in previsione di spendere più di $100 mln per oltre mezzo decennio per arrivare all’obiettivo entro la fine dell’anno fiscale 2022. L’AI aiuterà con le attività di aggiornamento dei grafici dei pazienti, di analisi dei test e delle immagini in modo da facilitare le diagnosi.

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Lo scopo è di affrontare le sfide strutturali dell’assistenza sanitaria, compresa la carenza cronaca di medici e infermieri in alcune aree e l’aumento delle spese mediche. L’iniziativa contribuirà ance a rendere il Giappone più competitivo a livello mondiale, dando una scossa allo sviluppo dell’AI.

I ministri dell’istruzione, dell’industria e della salute stanno lavorando insieme per reclutare specialisti di AI e produttori di apparecchiature mediche. Entro Settembre verranno stabilite già le prime linee guida; inizialmente gli sforzi saranno rivolti ai malati di cancro. Verranno sviluppati dei programmi basati su AI che inseriranno automaticamente le informazioni nelle cartelle cliniche dei pazienti in base alle loro conversazioni con i medici durante le visite. Questo permetterà ai medici di concentrarsi maggiormente sui pazienti ed avere più tempo per discutere delle loro condizioni.

L’intelligenza artificiale verrà usata per diverse cose, come analizzare la Risonanza Magnetica e le immagini endoscopiche e analizzare le analisi del sangue. Inoltre, studierà il DNA dei pazienti per identificare i metodi di trattamento a loro più appropriati. L’assistenza effettuata dall’AI avrà lo scopo di alleggerire alcuni oneri di medici e infermieri e di contribuire ad affrontare il deficit di manodopera che ad oggi si ha in Giappone. Si prevede che la AI aiuterà i medici ad effettuare diagnosi di cancro sbagliate, avendo modo di analizzare più approfonditamente i dati dei pazienti. E’ importante sottolineare che le diagnosi finali saranno sempre e comunque riservate ai medici.

Per migliorare l’accuratezza delle AI, i partecipanti a questo progetto dovranno sviluppare un equipaggiamento per la raccolta dati da diversi dispositivi medici (come ad esempio sfigmomanometri ed elettrocardiografi). Accumulando dati di diversi pazienti giapponesi, si potrà aumentare la capacità della AI. Si stima che il sostegno dell’intelligenza artificiale permetterà di diminuire le false diagnosi e i trattamenti non necessari. Ciò si tradurrà in un evidente guadagno per i pazienti, ma anche in un cospicuo guadagno economico per il governo, stimato in centinaia di miliardi di yen all’anno.

Published by
Eliana Streppa