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Infarti in aumento: colpito in modo grave chi lavora nelle scuole | Una malattia letale che si nasconde tra le mura degli istituti

Docente stressati

Docente stressati (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Chi lavora nelle scuole è soggetto a essere colpito da infarti. La causa è una malattia letale presente negli istituti.

Lavorare all’interno di una scuola significa far parte di un ecosistema complesso, in cui l’orologio sembra scandire ogni attimo senza lasciare spazio alla pausa. Quando si pensa al mondo scolastico, spesso si immagina solo il punto di vista degli studenti o, al massimo, degli insegnanti.

Ma dietro le quinte, ogni giorno, collaboratori scolastici, personale amministrativo e tecnici lavorano con ritmi intensi per far funzionare una macchina che non si ferma mai. Il lavoro in una scuola, da dipendente, è spesso sottovalutato, ma richiede energia, flessibilità e grande senso di responsabilità.

Le giornate iniziano presto, spesso prima dell’arrivo degli studenti, e proseguono a pieno ritmo tra attività organizzative, burocrazia, riunioni, imprevisti da gestire e supporto costante al personale docente. Non c’è mai una vera “routine”, perché ogni giorno può presentare nuove emergenze.

A volte, le richieste sembrano infinite e i tempi per soddisfarle troppo brevi. Il tutto si svolge in un ambiente dove il livello di attenzione deve rimanere costantemente alto, perché tutto ruota attorno all’educazione e alla sicurezza dei ragazzi.

Una frenesia non solo fisica

Questa frenesia non è solo fisica, ma anche mentale. Il carico di responsabilità e la necessità di essere sempre presenti, pronti a rispondere a esigenze differenti, genera una forma di stress che spesso si somma a quello legato alla scarsità di risorse o al personale ridotto. Nonostante ciò, molti lavoratori scolastici mettono passione e impegno nel proprio lavoro, consapevoli che, anche se dietro le quinte, il loro contributo è fondamentale per garantire un ambiente educativo sereno e funzionale.

Alla fine, chi lavora nella scuola sa che il ritmo è serrato, ma anche che ogni piccolo gesto può fare la differenza nella giornata di un alunno o nella serenità di un insegnante. È una corsa continua, ma con uno scopo grande: sostenere l’educazione e contribuire alla crescita delle nuove generazioni.

Docente arrabiato
Docente arrabiato (Depositphotos foto) – www.biomedicalcue.it

Una malattia letale

I Dsga (Direttori dei servizi generali e amministrativi) delle scuole italiane vivono una situazione lavorativa critica, secondo un’indagine dell’Università Lumsa per l’Anquap. L’85% lavora a ritmi insostenibili, il 99% affronta compiti complessi in solitudine, e l’83% è costantemente sotto tensione.

Il carico emotivo è pesante: oltre il 50% soffre di burnout, il 57% ha disturbi del sonno e molte donne manifestano stress acuto. Il lavoro compromette la vita privata e la salute fisica. Solo il 4% consiglierebbe questo lavoro, mentre due terzi pensano di cambiare mestiere. La retribuzione è giudicata inadeguata dal 97%. Tutto questo ha un effetto serio sulla salute e soprattutto si rischia di dover fare i conti con problemi di natura cardiovascolare.