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Infarto al volante? Un sedile lancia l’allarme

Ford presenta l’auto con sensori ECG incorporati

Infarto al volante, ecg salva la vita , Close-up Engineering - Credits: Ford
ansa.it

Ford ha presentato un innovativo sedile di guida che ha la capacità di rilevare un imminente infarto del miocardio del conducente. Il sedile prevede al suo interno una serie di sensori -nient’altro che un elettrocardiografo impiantato sul posto di guida- che lavora in sincronia con una fotocamera posta nel veicolo per rilevare la posizione dell’autista.  Così, i sensori del dispositivo, assolutamente non invasivi, percepiscono le improvvise irregolarità del battito cardiaco. La fotocamera, al contempo, studia gli eventuali movimenti insoliti (ad esempio, se il conducente si abbandona per il malore, accasciandosi).

 

Una volta identificato il malore, si attivano in automatico i sistemi di sterzo e frenata per arrestare l’auto in una posizione sicura. Un’ulteriore capacità della strumentazione è quella di poter inviare una chiamata di emergenza attraverso il telefono cellulare del guidatore.

Il sistema sarà in grado di rilevare se qualcuno sta avendo un problema cardiovascolare, ad esempio un attacco di cuore -ha spiegato il Dr. Achim Lindner, del centro ricerca Ford-, ma potrebbe anche essere utilizzato per rilevare i sintomi di altre disfunzioni come la pressione sanguigna alta o gli squilibri elettrolitici. Della nuova tecnologia beneficia non solo il conducente, ma potrebbe anche rendere le strade più sicure per tutti gli utenti.

Tale sistema è stato progettato dal momento che il rischio di problemi al cuore aumenta con l’età e il continuo innalzamento dell’età media della popolazione europea incrementa la possibilità che si verifichi un infarto mentre si è alla guida. La percentuale di popolazione che ha superato i 65 anni in Europa è più che raddoppiata tra il 1950 e il 2000, passando dal 9.1% al 20.6%. Secondo le attuali previsioni, entro il 2025 la percentuale degli over 65 sarà del 22.7, e supererà il 30% nel 2050. Alcune nazioni europee attualmente vedono crescere l’aspettativa di vita di tre mesi ogni anno.