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Infezione Covid-19 record è durata 613 giorni e ha accumulato oltre 50 mutazioni

Nell’aprile del 2024, i ricercatori olandesi hanno documentato un caso di infezione Covid-19 da record in un paziente con un sistema immunitario compromesso, durato per 613 giorni e risultato nell’accumulo di oltre 50 mutazioni virali. Questo caso, presentato durante un incontro medico a Barcellona, solleva preoccupazioni significative sulla gestione delle infezioni persistenti, soprattutto in soggetti con immunità ridotta.

Infezione Covid-19 record: analisi del caso

Il paziente, un uomo di 72 anni affetto da un disturbo del sangue, non era riuscito a sviluppare una risposta immunitaria efficace nonostante diverse dosi di vaccino, prima di contrarre la variante Omicron nel febbraio 2022. Gli scienziati dell’Università di Amsterdam hanno analizzato numerosi campioni prelevati dal paziente, scoprendo che il virus aveva sviluppato resistenza al sotrovimab, un trattamento anticorpale contro il COVID-19, in poche settimane. Nel corso dell’infezione, il virus ha acquisito mutazioni che suggeriscono una maggiore capacità di eludere le difese immunitarie.

Implicazioni per la salute pubblica

Infezione Covid-19 record

Sebbene non ci siano evidenze che il virus mutato abbia infettato altre persone, questo caso evidenzia come infezioni prolungate possano permettere al virus della pandemia di accumulare cambiamenti genetici significativi. Questo potrebbe portare allo sviluppo di nuove varianti preoccupanti. Gli autori dello studio hanno sottolineato l’importanza della sorveglianza genomica continua, soprattutto nei pazienti immunocompromessi con infezioni persistenti.

Questo caso sottolinea i rischi di infezioni persistenti da SARS-CoV-2 in individui immunocompromessi e l’importanza di monitorare tali infezioni per prevenire lo sviluppo di varianti virali potenzialmente pericolose. Studi futuri dovrebbero esplorare strategie più efficaci per trattare e prevenire infezioni prolungate, specialmente in pazienti vulnerabili. Questa ricerca contribuisce inoltre alla comprensione di come interazioni complesse tra il virus e il sistema immunitario ospite possano influenzare l’evoluzione del virus stesso.