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Insufficienza renale: una nuova mappa genetica apre la strada a cure mirate

Insufficienza renale

Una nuova mappa genetica apre la strada a cure mirate (Depositphotos foto) - www.biomedicalcue.it

Insufficienza renale, come funziona? Ecco cosa ha rivelato l’ultima ricerca su questa patologia e le nuove frontiere che apre!

L’insufficienza renale colpisce milioni di persone in tutto il mondo. I reni filtrano il sangue e rumovono le tossine. Quando non funzionano bene per una patologia, le conseguenze possono essere gravi.

La malattia renale cronica è una condizione progressiva che non ha cura. Le terapie attuali puntano a rallentare la progressione della malattia, ma i pazienti hanno bisogno di dialisi o trapianto di rene.

La ricerca scientifica serve per comprendere le cause dell’insufficienza renale e sviluppare nuove strategie di prevenzione e trattamento. Uno studio ha aperto nuove prospettive in questo campo, per identificare un gran numero di geni che potrebbero essere coinvolti nella malattia.

Questa scoperta potrebbe rivoluzionare la diagnosi e la cura dell’insufficienza renale, apre la strada a terapie più mirate e personalizzate. Comprendere i meccanismi genetici alla base della malattia può essere un aiuto per affrontare la malattia. Cosa hanno scoperto i ricercatori?

I risultati della ricerca

Un nuovo studio, pubblicato su Science, ha identificato oltre 1.000 geni che potrebbero essere bersagli terapeutici per l’insufficienza renale. I ricercatori della Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania hanno creato la “mappa” genetica più completa e dettagliata della funzione renale mai realizzata. Questa mappa apre la strada a diagnosi più precise, strategie di prevenzione e nuove modalità di trattamento.

Hanno anche creato una “Scheda Genetica per la Malattia Renale” che i medici possono utilizzare per identificare i geni e le varianti specifiche che potrebbero essere legate alla malattia renale di un determinato paziente. Quali possono essere le conseguenze in campo medico?

Modellino dei reni tra le mani
Prendersi cura dei reni (Canva Foto) – www.biomedicalcue.it

Come hanno lavorato

I ricercatori hanno identificato le cellule più rilevanti per la patologia. Grazie all’analisi di migliaia di cellule renali a livello singolo, è stato possibile osservare come alcune varianti genetiche interferiscono con i meccanismi di regolazione delle principali cellule renali. Sono state individuate due tipologie di varianti genetiche: quelle che codificano per proteine e quelle che influenzano la quantità di proteina prodotta. I sintomi dell’insufficienza renale possono essere diversi a seconda della gravità della condizione e possono includere affaticamento, gonfiore alle gambe e alle caviglie, nausea, vomito, perdita di appetito, cambiamenti nella minzione e difficoltà respiratorie. In alcuni casi, l’insufficienza renale può essere asintomatica nelle fasi iniziali.

La diagnosi viene effettuata con esami del sangue e delle urine, oppure con imaging come l’ecografia renale. Nelle fasi iniziali, possono essere sufficienti modifiche dello stile di vita, come una dieta sana e l’esercizio fisico, oltre ai farmaci per controllare la pressione sanguigna e il diabete. Nei casi più gravi, può essere necessario ricorrere alla dialisi, un trattamento che filtra il sangue attraverso una macchina, o al trapianto di rene. Una maggiore comprensione dei meccanismi genetici consente di riconoscere la varietà delle loro origini. La malattia renale cronica colpisce quasi il 10% della popolazione mondiale e la sua incidenza è in crescita. Non esiste una cura e i trattamenti disponibili si limitano a rallentarne la progressione. La notizia arriva da sciencedaily.com.