Gli integratori alimentari sono sostanze che servono a integrare il normale regime alimentare allo scopo di fornire all’organismo quei micronutrienti (vitamine e sali minerali) che potrebbero essere carenti o di cui, in determinati momenti, si può avere un aumentato fabbisogno.
I prodotti in commercio sono molti e il loro utilizzo è piuttosto comune; per quanto non siano classificati come farmaci, è importante sottolineare che la loro assunzione non può essere indiscriminata, anche perché vi sono integratori che potrebbero interferire con alcuni farmaci.
È infatti importante impiegarli in caso di carenze accertate oppure quando non è possibile ottenere determinate sostanze in quantità sufficiente dall’alimentazione (per esempio perché si segue un determinato regime alimentare oppure perché si affrontano condizioni particolari in cui c’è una loro maggiore richiesta, come per esempio la gravidanza). È comunque sempre consigliabile consultarsi con il proprio medico prima di assumere un qualsiasi integratore.
Fra le principali tipologie di integratori alimentari si ricordano le vitamine e i sali minerali; in commercio sono disponibili sotto varie forme: compresse, capsule, polvere solubile, gocce, soluzione iniettabile ecc. Vengono commercializzati sia integratori di singole vitamine e/o di singoli sali minerali, sia integratori che combinano varie vitamine e diversi minerali (multivitaminici-multiminerali).
Le vitamine più comunemente richieste per l’integrazione sono la vitamina A, le vitamine del gruppo B delle quali si possono approfondire molti dettagli su vitaminabibsa.it, la vitamina C, la vitamina D e la vitamina E. Meno comuni sono gli integratori di vitamina K.
Va precisato che nei soggetti sani che seguono un regime alimentare onnivoro ed equilibrato, le carenze vitaminiche sono piuttosto rare; è però vero che vi sono molte circostanze, patologiche e no, che possono indurre una deficienza vitaminica o che possono comportare un aumentato fabbisogno.
Per esempio, un regime vegano può indurre una carenza di vitamina B12 e di vitamina D; in gravidanza c’è in genere un fabbisogno aumentato di vitamine del gruppo B; nel morbo di Crohn potrebbe esserci carenza generalizzata di vitamine; in caso di celiachia si possono verificare carenze di vitamina D e vitamine del gruppo B ecc.
In tutti questi casi, che si tratti di carenze o di aumentati fabbisogni, l’integrazione vitaminica può risultare utile. È importante consultare il proprio medico relativamente ai dosaggi e alla durata di assunzione.
Fra i sali minerali più comunemente presenti negli integratori alimentari si ricordano in particolare il magnesio e il potassio (esistono vari prodotti che ne propongono la combinazione), il ferro, il calcio e lo zinco; meno comune è la presenza di selenio.
Le condizioni che possono portare a una carenza o a un aumentato fabbisogno di sali minerali sono svariate; alcune di queste sono patologiche, mentre altre sono parafisiologiche. Può verificarsi anche il contrario, ovvero una carenza di un determinato minerale può essere causa di una patologia. Per esempio, una carenza di ferro può causare un’anemia sideropenica (ferropriva), mentre un flusso mestruale abbondante può essere responsabile di perdite di ferro.
Vi sono poi situazioni in cui si registra un aumentato fabbisogno di minerali; per esempio in gravidanza si registra un aumentato bisogno di calcio e ferro.
Anche l’attività fisica intensa può causare perdite di sali minerali attraverso la sudorazione; è per questo motivo che a chi pratica un’intensa attività fisica, soprattutto in estate, sono spesso consigliate integrazioni di minerali, in particolare di magnesio e potassio.
Integrazioni di calcio possono poi essere prescritte dal medico in caso di osteoporosi eventualmente in associazione a un’integrazione di vitamina D.
Vi sono poi malattie del malassorbimento che determinano una carenza generalizzata di micronutrienti, sali minerali compresi.
Come nel caso dell’integrazione vitaminica, in presenza di determinate condizioni o aumentato fabbisogno, un’integrazione mirata può sopperire alla carenza.