Medicina

Intervento innovativo a Torino: ripristinate le funzioni di una mano paralizzata

A dicembre 2023, l’ospedale CTO di Torino ha fatto la storia con un intervento innovativo. Per la prima volta, i nervi provenienti dal piede sono stati utilizzati per ripristinare le funzioni di una mano paralizzata. Questa procedura segna una pietra miliare nella chirurgia ricostruttiva nervosa.

Il caso di Giovanni: una svolta dopo la tragedia

Il paziente, Giovanni, un operatore sociosanitario di 55 anni, ha subito gravi ferite in un incidente stradale. La sua vita è cambiata radicalmente a seguito dell’amputazione di parte della sua gamba sinistra e della completa paralisi del braccio sinistro.

I microchirurghi Bruno Battiston e Paolo Titolo, insieme ai neurochirurghi Francesca Vincitorio e Diego Garbossa, hanno adottato un approccio non convenzionale. Hanno trasferito rami del nervo peroneale dalla gamba al plesso brachiale, una tecnica mai utilizzata prima, per ripristinare le funzioni motorie e sensitive dell’arto superiore.

Il cuore dell’intervento innovativo a Torino: trasposizione del nervo sciatico

L’elemento centrale di questa procedura è stato il trasferimento di una componente del nervo sciatico, specificamente la parte peroneale, che normalmente controlla la dorsiflessione del piede. Questo nervo, inutilizzato a causa dell’amputazione, è stato reinnervato nel braccio paralizzato di Giovanni.

I trasferimenti nervosi non sono nuovi, ma sono generalmente limitati ai nervi vicini all’arto lesionato. Tuttavia, nel caso di Giovanni, la mancanza di opzioni alternative ha portato alla decisione coraggiosa di utilizzare il nervo peroneale dalla gamba.

La procedura chirurgica, durata circa 12 ore, ha richiesto un lavoro di squadra tra diverse équipes. Hanno collegato i rami del nervo peroneale ai nervi strappati del braccio, senza incontrare complicanze.

Dopo l’operazione: il cammino di Giovanni

Giovanni è attualmente in fase di recupero nel reparto di neurochirurgia. L’intera fase riabilitativa sarà guidata dalla medicina fisica e dalla riabilitazione sotto la direzione del professor Giuseppe Massazza.

L’intervento non si limita alla sola chirurgia. Giovanni dovrà riapprendere a usare la sua mano, inizialmente pensando ai movimenti del piede, per poi sviluppare nuove abilità attraverso l’adattamento cerebrale.

Questo intervento all’ospedale CTO di Torino non solo rappresenta una speranza per Giovanni, ma apre anche nuove prospettive nella chirurgia ricostruttiva, dimostrando che con innovazione, coraggio e collaborazione, i limiti della medicina possono essere superati.

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Redazione