Intossicazioni alimentari, se mangi uno di questi tre prodotti sei ad altissimo rischio | Il 35% dei consumatori ne ha sperimentato gli effetti
Per evitare spiacevoli intossicazioni alimentari, devi prestare attenzione in particolar modo a questi prodotti più esposti al rischio.
Sappiamo tutti quanto possa essere frustrante sentirsi male dopo aver mangiato. Una cena tranquilla che si trasforma in una notte complicata è un’esperienza che in tanti, purtroppo, hanno vissuto almeno una volta. Anche se l’argomento non è dei più allegri, vale la pena parlarne: le intossicazioni alimentari sono una realtà con cui dobbiamo fare i conti.
Al cuore di questo problema c’è spesso una questione che molti di noi danno per scontata: la catena del freddo. Eh sì, la temperatura fa una differenza enorme quando si tratta di conservare cibi freschi. Basta un piccolo errore, una manciata di gradi fuori posto, e quello che ci sembrava innocuo può diventare un serio pericolo.
Chi non ha mai pensato, almeno una volta, che il cibo “fresco” del supermercato fosse perfettamente sicuro? In realtà, le cose non sono così semplici. Gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità ci dicono che i casi di tossinfezioni sono molti di più di quanto si possa immaginare, visto che spesso non vengono segnalati.
Magari perché i sintomi passano in fretta o non sembrano così gravi. Ma dietro l’apparente leggerezza di questi episodi c’è un mondo intero di rischi che, se trascurati, possono presentare un conto salato. Gli episodi di intossicazione, purtroppo, non risparmiano nessuno e ignorarli significa esporsi a rischi evitabili. Forse basta un po’ più di attenzione quando apriamo il frigorifero.
Perché le intossicazioni sono così comuni
Il problema delle intossicazioni alimentari spesso nasce da errori nella manipolazione o nella conservazione dei cibi. Gli alimenti, specie quelli freschi, possono essere veri e propri “nidi” per batteri come Salmonella o Escherichia coli.
Si tratta di batteri che proliferano quando le temperature non sono tenute sotto controllo. Basta un momento di distrazione, un frigo non regolato bene, ed ecco che il problema è servito. Questo ci ricorda quanto sia importante la consapevolezza: non si tratta solo di igiene, ma di capire cosa succede a livello micro quando sbagliamo.
Cibi ad alto rischio: cosa controllare con più attenzione
Se parliamo di alimenti a rischio, il pesce e i frutti di mare sono un esempio classico. Se la catena del freddo si interrompe, batteri come il Vibrio possono moltiplicarsi in fretta, trasformando un piatto apparentemente delizioso in una potenziale minaccia. Anche la carne cruda, soprattutto il pollo, è spesso terreno fertile per contaminazioni da Salmonella o Campylobacter.
E poi ci sono i latticini freschi: formaggi, panna e latte, che se non conservati adeguatamente diventano un problema, specie per i soggetti più deboli come anziani e bambini. Attenzione, quindi, a ciò che mangiamo e a come viene conservato. Non si tratta di vivere con la paura, ma di sapere come evitare problemi quando possibile. Anche solo controllando la temperatura del frigorifero possiamo fare la differenza.