La polizia avverte gli over 70: se avverti uno di questi sintomi smetti di guidare immediatamente
Questi sono i sintomi di cui ogni over 70 dovrebbe tener conto: se li percepisci devi abbandonare la guida.
Guidare è un simbolo di libertà, di autonomia, specialmente per chi ha raggiunto una certa età. Non è facile immaginarsi senza quel gesto quotidiano, senza quella possibilità di prendere l’auto e andare. Ma, con il passare degli anni, inevitabilmente qualche riflesso rallenta, e certi movimenti diventano meno sicuri.
Molte persone anziane, superati i 70 o i 75, si trovano di fronte a una decisione difficile: continuare a guidare o fermarsi? A volte, purtroppo, la scelta viene imposta da eventi o pressioni esterne. Ma in ogni caso non è una decisione che si prende a cuor leggero.
Ma non c’è solo il problema fisico o cognitivo: dietro la decisione di abbandonare la guida c’è anche una forte componente emotiva. Per molti anziani, l’idea di non guidare più può sembrare un’ammissione di debolezza, un riconoscere che le cose stanno cambiando.
Ci sono anziani che guidano con la stessa prudenza di sempre, e altri invece che, a causa dell’età, potrebbero non essere più adatti a stare al volante. Ma come fare a capirlo? Se si sentono alcuni di questi segnali, bisogna fermarsi e abbandonare la guida.
Controlli regolari, un aiuto importante
In molti Paesi, enti e associazioni si stanno impegnando per affrontare questo problema. MAPFRE, per esempio, e la Direzione Generale del Traffico in Spagna hanno iniziato a promuovere controlli regolari per monitorare la salute dei conducenti più anziani. Questi controlli aiutano a capire se le capacità alla guida sono ancora integre o se è il caso di fermarsi. Anche medici e familiari hanno un ruolo chiave nel dare una mano, segnalando eventuali difficoltà o momenti di incertezza, per aiutare a prendere questa decisione nel modo più sereno possibile.
Purtroppo, spesso la decisione di lasciare il volante arriva da pressioni esterne, magari dai figli o dai familiari preoccupati. In alcuni casi, questo avviene intorno ai 75 anni, una fase in cui, per molti, fermarsi è un passo forzato. In un’indagine di MAPFRE, la maggior parte delle persone che smettono di guidare lo fa con una certa malinconia e un po’ di amarezza, sentendosi quasi “inutili” senza il volante tra le mani.
I sintomi da non sottovalutare
Ma quali sono quei segnali d’allarme che potrebbero suggerire di fermarsi? In molti studi si parla di sintomi come difficoltà a mantenere la corsia, problemi a reagire prontamente ai cambiamenti del traffico, confusione tra i pedali, riflessi più lenti, segnali meno visibili. Sono sintomi sottili, ma che alla guida possono fare la differenza. E con l’aumento dell’età, alcuni di questi segni si intensificano, rendendo la guida più rischiosa.
Le statistiche mostrano che dopo i 75 anni il rischio di declino cognitivo cresce in modo significativo. E a 80 o 85 anni, una persona su cinque inizia a mostrare segni di deterioramento. A quel punto, chi ha accanto una persona anziana dovrebbe farsi avanti e, per quanto difficile, suggerire di smettere. È un passo difficile, ma a volte è l’unico modo per garantire che le strade rimangano sicure per tutti.