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Lattoferrina e covid: qual è la verità?

Le vendite di integratori a base di lattoferrina salgono in modo esponenziale, ma dell'efficacia di questa proteina contro il covid si sà ancora molto poco. Gli esperti sono scettici. Prof Burioni: "Non esiste nessuna evidenza clinica che indichi l'utilità della lattoferrina nel prevenire o curare Covid-19"

Categorie Covid-19 · Medicina
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Nell’ultimo periodo è tornata in voga la notizia che la lattoferrina può essere reputata una valida cura contro il covid. Infatti, diverse testate giornalistiche riportano la notizia di uno studio condotto dall’Università di Tor Vergata, che aveva messo in evidenza come i pazienti curati con lattoferrina guarissero dal covid in un tempo molto minore rispetto al normale decorso della malattia. Lo studio, comunque, era stato reso noto a luglio e pubblicato per la prima volta sull’ International Journal of Molecular Science a luglio 2020, ma ora, forse in concomitanza con l’esponenziale aumento dei casi è tornato in auge.

Che cos’è la lattoferrina?E qual è la correlazione con il covid?

Gli studiosi avevano posto la loro attenzione sulla lattoferrina, dopo aver notato la bassa incidenza di infezioni da covid nei neonati. Infatti, la lattoferrina è una proteina globulare multifunzionale con attività antimicrobica, sia battericida che fungicida, presente nel latte (materno e animale) e svolge, nei neonati, una funzione di protezione dell’apparato gastrointestinale. Sembra che il covid abbia bisogno del ferro e la lattoferrina lo sottrae all’ambiente circostante, agendo, dunque, come antagonista. Inoltre, l’effetto antivirale della lattoferrina è collegato alla sua capacità di legarsi ai glicosamminoglicani della membrana plasmatica, prevenendo l’ingresso dei virus.

Lo studio di Tor Vergata

Lo studio condotto dall’Università di Tor Vergata, insieme a La Sapienza, era stato realizzato su circa 100 pazienti con sintomi lievi o asintomatici, come dichiara la stessa prof.ssa Elena Campione, ricercatrice coinvolta nello studio. Alcuni dei pazienti trattati con la lattoferrina, sono guariti dal covid in 10/12 giorni. La lattoferrina si è dimostrata efficace nel combattere i sintomi della malattia da coronavirus nei pazienti positivi all’esordio e negli asintomatici. Un aspetto confermato anche dalla professoressa di Microbiologia dell’ Università La Sapienza, Piera Valenti. La dottoressa Valenti aveva dichiarato in un servizio svolto su TgR, incentrato sullo studio relativo alla lattoferrina, che “i risultati ottenuti dimostrano che la lattoferrina blocca le fasi precoci e, a detta di colleghi dell’Università del Michigan, blocca anche quando la cellula è già infetta”.

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Cosa ne pensano gli esperti

Poiché c’è stata una corsa all’acquisto di integratori di lattoferrina, diversi esperti si sono espressi a riguardo. A facta.news il dottor Luca Cassetta, immunologo presso l’Università di Edinburgo ha commentato: “Lo studio delle università di Tor Vergata e La Sapienza suggerisce che la lattoferrina possa esercitare un’azione antivirale, legandosi alla proteina Spike S del virus Sars-Cov-2. La notizia è stata riportata dai telegiornali con un clamore mediatico a mio avviso eccessivo e prematuro. Seppur promettenti infatti, tali dati necessitano di una rigorosa verifica in un trial clinico randomizzato per poter verificare l’effettiva efficacia di questo trattamento”. Il virologo Roberto Burioni ha, invece, scritto sul suo profilo facebook: “Ricevo molte richieste in merito, per cui rispondo collettivamente a tutti. Non esiste nessuna evidenza clinica che indichi l’utilità della lattoferrina nel prevenire o curare Covid-19“. E anche il chimico e professore Dario Bressanini, appoggiato dalla ricercatrice Beatrice Mautino (alias Divagatrice), sul suo profilo Instagram si è raccomandato di non cadere nel vortice delle fake news sulle potenziali cure di covid.

Conclusioni

Lo studio sulla lattoferrina e il covid esiste e i risultati ottenuti possono suggerire che la cura funzioni, ma i pazienti sottoposti a questo trattamento sono stati troppo pochi e sono necessari ulteriori approfondimenti. La necessità di ulteriori ricerche è stata, inoltre, chiarita da uno degli autori della ricerca, Stefano Di Girolamo, responsabile dell’unità di Otorinolaringoiatria del Policlinico Tor Vergata Centro Covid 4. Il 28 luglio 2020, Di Girolamo spiegava in un’intervista al Messaggero che “dal punto di vista clinico, i risultati fin’ora sono molto incoraggianti ma abbiamo bisogno di continuare per avere dei dati statistici ed evidenze ulteriori[…] E’ una sostanza che facilita l’azione immunologica, da sola non può sconfiggere il virus, ma è capace di rendergli l’ambiente meno ospitale”. La ricercatrice Campione, conclude una delle interviste, sottolineando: “Usciremo da questo incubo solo con il vaccino e il vaccino è la strada maestra per sconfiggere il Covid-19″.

5 commenti su “Lattoferrina e covid: qual è la verità?”

  1. Figuriamoci se può mai esistere qualcosa di utile per fronteggiare il Covid che non sia il mitico vaccino. Di vaccini se ne stanno preparando a tempo di record, saltando i tempi abituali di sperimentazione perché siamo in emergenza. Lo stesso criterio di emergenza, quando si tratta di rimedi che non siano il vaccino e soprattutto, orrore!, quando si tratta di rimedi naturali o conosciuti da gran tempo e senza rilevanti effetti collaterali, occorre la massima prudenza: non ci sono mai “evidenze” oppure ” tali dati necessitano di una rigorosa verifica in un trial clinico randomizzato”, non bisogna suscitare inutili speranze… come se questi rimedi, il più delle volte integratori e vitamine, potessero mai distrarre i pazienti da chissà quali terapie! Coi medici di famiglia latitanti o che ordinano la tachipirina al telefono finché i poveri disgraziati loro pazienti non sono pronti per affollare gli ospedali e, meglio ancora, le terapie intensive… in questo sconcertante, spaventoso panorama di inettitudine e impotenza dobbiamo essere guardinghi con gli integratori! Dovete solo sperare che il terrore che state seminando e i vaccini ogm che ci inoculerete siano capaci di spappolare contemporaneamente 7 miliardi di cervelli, perché se solo qualcuno si salverà ed analizzerà i fatti, ci sarà poca clemenza per i responsabili grandi e piccoli di questo disastro.

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  2. Sig. Lorena sarei curioso di chiederle titolo di studio, specializzazioni e dottorati. Perchè sono sicuro che lei parli con cognizione di causa.
    Nel caso in cui fosse laureata presso l’ università della strada le illustro un po’ di cose.
    In primis il vaccino non sarà obbligatorio nè tantomeno qualcuno le vieta di curarsi come meglio crede.
    Due: sarà distribuito con estrema lentezza dato il numero di dosi necessarie, quindi potrebbe anche assistere allo spappolamento di cervelli altrui prima di decidere del proprio.
    Tre: se gli esperti invocano prudenza è per evitare speculazioni, le stesse che vedono prodotti non testati nel diventare panacea di tutti i mali a cifre esorbitanti (la cura con la quercetina l’ ha già fatta?).
    Quattro: se gli stessi esperti consigliassero prodotti da diverse decine di euro a pagamento, ci sarebbero altri cervelli a chidersi “perchè non approfittare del vaccino che costa pochissimo e che per noi è gratis” …è un complotto!”
    Cinque: il vaccino è stato sintetizzato in brevissimo tempo perchè la famiglia del coronavirus non è nuova, e perchè tutti gli sforzi dei ricercatori del pianeta sono confluiti nella stessa direzione. La fase di studio clinica è invece sempre la stessa, quindi continui pure a divagare ma almeno si informi PRIMA.
    Cordiali saluti dr. Scardigno

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