Lavarsi i denti, ora si consiglia solo di sputare | Abbiamo sempre sbagliato a fare anche il risciacquo, la verità viene a galla
Lavare i denti è una sorta di routine obbligata, eppure c’è chi afferma che non sia necessario il risciacquo: basta solo sputare.
La storia del lavaggio dei denti è antica, testimone della costante attenzione dell’uomo verso l’igiene e la salute. Già nell’antico Egitto, circa 5000 anni fa, si usavano bastoncini masticabili di legno di salice per strofinare i denti.
Nel mondo greco e romano, l’igiene orale diventò una pratica più strutturata. Venivano utilizzate polveri a base di cenere di ossa e conchiglie triturate, mentre si diffondeva l’uso di panni ruvidi per sfregare i denti.
Il vero cambiamento arrivò nel Medioevo, quando il concetto di lavarsi i denti andò in declino, soprattutto in Europa, dove si riteneva che l’acqua potesse essere portatrice di malattie. Fu solo con l’arrivo delle setole, importate dalla Cina nel XVII secolo, che la pulizia dentale riprese importanza.
Con il XX secolo e i progressi scientifici, il lavaggio dei denti divenne una pratica universale. Le setole sintetiche resero gli spazzolini più sicuri e igienici, e il dentifricio a base di fluoruro diventò lo standard per la salute dentale.
Il risciacquo potrebbe non essere necessario
Risciacquare i denti subito dopo la spazzolatura è un gesto automatico per molti, ma diversi dentisti ora consigliano di evitarlo per un motivo importante: preservare l’azione del fluoro. Quando risciacquiamo, rimuoviamo parte del fluoro e degli altri ingredienti attivi del dentifricio, riducendo così l’efficacia della protezione che offrono. Questo vale anche per chi ha l’esigenza di eliminare il sapore della menta, per cui è consigliato piuttosto sorseggiare un po’ d’acqua o attendere almeno 20 minuti prima di risciacquare la bocca.
Per chi preferisce comunque risciacquare, l’alternativa è quella di usare un collutorio contenente fluoro per ripristinare un po’ della protezione. Uno studio condotto in Inghilterra ha confermato che chi risciacqua meno dopo il lavaggio ha meno problemi di carie. Questo è particolarmente vero per chi segue una dieta ricca di zuccheri, poiché il fluoro residuo sulle superfici dentali è un’arma fondamentale per combattere la carie.
Linee guida per una corretta igiene
Per i bambini, è importante fare attenzione alla quantità di dentifricio usata per evitare l’ingestione eccessiva di fluoro, che potrebbe risultare dannosa. I piccoli sotto i tre anni dovrebbero applicare un solo pizzico di dentifricio, grande quanto un chicco di riso; dai tre ai sei anni, invece, è consigliata una quantità grande come un pisello. Anche per loro, sputare il dentifricio senza risciacquarlo è la soluzione ideale per garantire una protezione che duri tutta la notte.
Un altro aspetto sottovalutato dell’igiene orale è la saliva, essenziale per proteggere e curare i denti e le gengive. Questa contiene proteine, minerali e cellule immunitarie che favoriscono la guarigione e prevengono la carie. Bere molta acqua è salutare, ma sorseggiarla costantemente può diluire la saliva e ridurre i suoi benefici per lo smalto dentale. La saliva è un alleato naturale e potente, che dovremmo cercare di preservare per mantenere la salute della nostra bocca a lungo.