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Le gestanti nei processi di maternità surrogata: svelati i rischi di cui nessuno ti ha mai parlato

La maternità surrogata è più complicata dalla classica maternità? Alcuni studi hanno rivelato dati significativi.

La maternità surrogata è una pratica che continua a suscitare dibattiti a livello mondiale, sia dal punto di vista etico che medico. Si tratta di un processo in cui una donna, chiamata “portatrice gestazionale”, porta avanti una gravidanza per conto di un’altra persona o coppia, che desidera un bambino ma non può farlo autonomamente. La pratica, oggi legalmente riconosciuta in molti paesi, è regolata da normative che variano ampiamente a seconda della giurisdizione.

In molti casi, la maternità surrogata è considerata un’opportunità per le coppie sterili o le persone single di diventare genitori. Tuttavia, questa forma di procreazione assistita comporta anche molte implicazioni fisiche e psicologiche per la portatrice gestazionale, che deve affrontare una gravidanza con tutte le sfide mediche e emotive connesse. I rischi associati sono molteplici, e le normative cercano di tutelare sia le madri surrogate sia i futuri genitori.

Uno degli aspetti meno discussi della maternità surrogata riguarda i rischi sanitari legati a tale processo. Le donne che accettano di diventare portatrici gestazionali possono essere esposte a complicazioni durante la gravidanza e il parto, come accade per qualsiasi donna incinta, ma in questo caso il peso emotivo della situazione può aggiungere ulteriori difficoltà. Inoltre, il processo di fecondazione in vitro, spesso necessario per avviare la gravidanza surrogata, può introdurre ulteriori rischi medici.

Nonostante ciò, la maternità surrogata viene ancora largamente praticata, con diverse motivazioni che spaziano dall’altruismo alla necessità economica. Molti paesi hanno adottato politiche restrittive o permissive a seconda del contesto culturale e legislativo, rendendo questo tema complesso e stratificato.

Uno studio mai condotto prima

Di recente, un nuovo filone di ricerca ha gettato luce sui rischi medici della maternità surrogata. Lo studio, condotto dalla dottoressa María Vélez, ha analizzato una vasta popolazione di donne incinte nella provincia canadese dell’Ontario, rivelando dati finora poco esplorati dalla scienza medica.

La ricerca, in particolare, ha esaminato oltre 860.000 gravidanze dal 2012 al 2021, mettendo in luce complicazioni significative associate alla maternità surrogata rispetto alle gravidanze naturali o ottenute tramite altre tecniche di fecondazione.

Le gestanti nei processi di maternità surrogata: i rischi di un mestiere rimasto nell’ombra (Pixabay Foto) – www.biomedicalcue.it

Gravi complicazioni per madri e neonati

I risultati di questo studio rivelano che il 7,8% delle donne coinvolte in processi di maternità surrogata ha subito gravi complicazioni durante la gravidanza, una percentuale significativamente più alta rispetto al 2% delle gravidanze naturali.

Tra le complicazioni più comuni sono emerse gravi emorragie postpartum, preeclampsia e sepsi puerperale, condizioni che possono mettere a rischio la vita della madre e del neonato. Nonostante la gravità dei dati, nessuna delle donne coinvolte nello studio è deceduta.

Published by
Ilenia Albanese