Illustrazione di alcuni alimenti salutari - www.biomedicalcue.it
Negli anni Dieci del Novecento, il biochimico polacco Casimir Funk scoprì una sostanza che riusciva a curare una pericolosa malattia, il beri beri. Tale sostanza faceva parte delle amine (o ammine), composti provenienti dagli aminoacidi. Ridonando letteralmente la guarigione, e quindi la vita, a molte persone, questa scoperta prese il nome di Vitamina. E, per la cronaca, si trattava della B1.
Qualunque integratore per sistema immunitario contiene una serie di vitamine, oltre a elementi minerali e vegetali quali l’echinacea, il magnesio, il ferro e persino il ginseng, dall’azione energizzante. Si tratta di composti che devono affiancarsi a una dieta equilibrata che possa apportare tutti i nutrienti necessari non solo a supporto del sistema immunitario, ma dell’intero organismo.
In periodi di forte stress, o quando si avvicina la stagione fredda, un’integrazione può risultare utile per rafforzare le difese e implementare energie fisiche e mentali. C’è, infatti, chi risente proprio del cambio di stagione o chi semplicemente necessita di riprendersi dopo una malattia.
La protezione delle cellule dallo stress ossidativo si rivela fondamentale per mantenerle giovani e sane, il che non si ripercuote solo all’interno dell’organismo e a livello sistemico, ma persino esternamente: la pelle è più luminosa, i capelli anche e tutto sembra quasi “risplendere”. Non stiamo parlando di una sorta di panacea o incantesimo, ma della salute fisica data da un bilanciato apporto di nutrienti.
La prima vitamina scoperta fu in realtà il retinolo nel 1909, contenuto nell’olio di fegato di merluzzo. Per dare una progressione a quella che fu solo la prima di una serie di studi, essa venne definita semplicemente vitamina A. Fa parte delle cosiddette vitamine liposolubili, assieme alla D, alla E e alla K, ovvero che esprime la propria solubilità proprio nei grassi. In particolar modo si rivela essenziale per:
●La crescita di ossa e denti.
●Corretto sviluppo di cellule epiteliali.
●Combattere i radicali liberi e contrastare l’invecchiamento cellulare.
●Supportare il sistema immunitario.
Come è noto, le vitamine del gruppo B sono invece molteplici e si differenziano con dei numeri che arrivano sino a 12. Si tratta di elementi idrosolubili, a differenza di quelle precedenti, per cui si disciolgono in acqua. Tra le più note troviamo:
●la citata B1, o tiamina, un catalizzatore enzimatico indispensabile per il corretto metabolismo energetico;
●la vitamina B2, o riboflavina, essenziale per il trasporto di ossigeno alle cellule e la produzione di energia a livello mitocondriale
●la B6, che affianca gli aminoacidi, gioca un ruolo rilevante quale modulatore ormonale e per la sintesi di molteplici neurotrasmettitori tra cui la serotonina e la dopamina.
●la vitamina C, fondamentale per il sistema immunitario, per la sintesi del collagene e per rendere maggiormente disponibili le riserve di ferro;
●la D, che coadiuva uno sviluppo osseo ottimale sin dalla più tenera età, mantenendo al contempo sano il sistema cardiovascolare;
●la E, un eccellente antiossidante;
●la F, più conosciuta come Omega 3: può contrastare l’accumulo di trigliceridi pericolosi nel sangue.
In conclusione, tutte le vitamine sono fondamentali e molte di esse hanno ruoli simili. Un buon apporto calorico e vitaminico può essere la discriminante tra una salute cagionevole e una di… ferro!