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Legge 104, come ottenere 400€ di rimborso e 2.000€ di spese agevolate dall’agenzia delle entrate

Illustrazione di un ragazzo disabile (Depositphotos)

Illustrazione di un ragazzo disabile (Depositphotos FOTO) - www.biomedicalcue.it

“Grazie” alla legge 104 è possibile ritenere un sostanzioso rimborso e la possibilità di usufruire dell’agevolazione di alcune spese.

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La Legge 104/1992 rappresenta il principale quadro normativo italiano per la tutela delle persone con disabilità e dei loro familiari. Questo strumento garantisce diritti fondamentali e agevolazioni per favorire l’inclusione sociale, l’autonomia personale e il miglioramento della qualità della vita.

Tra i principali vantaggi della Legge 104 vi sono permessi lavorativi retribuiti per i caregiver, che possono usufruire di giorni di assenza giustificata dal lavoro per fornire assistenza.

Le persone con disabilità possono accedere a detrazioni fiscali per spese mediche, dispositivi di ausilio e veicoli adattati, rendendo più accessibile l’acquisto di strumenti fondamentali per la loro autonomia.

Un aspetto centrale della Legge 104 riguarda il supporto alla mobilità, con agevolazioni per l’acquisto di veicoli e l’accesso a trasporti pubblici gratuiti o a tariffe agevolate.

Le agevolazioni fiscali legate alla Legge 104

Le agevolazioni fiscali previste dalla Legge 104 rappresentano un’importante opportunità per le persone con disabilità e i loro familiari. Tra queste, spicca la possibilità di ottenere un rimborso di 399 euro su una spesa agevolata fino a 2.100 euro. Questo beneficio si applica a spese specifiche, come quelle sostenute per l’assistenza di badanti o per ricoveri in case di riposo, purché riferite al lato sanitario del servizio. La detrazione del 19% consente ai contribuenti di alleggerire il carico economico legato alla gestione di situazioni di non autosufficienza, favorendo un sostegno concreto per le famiglie.

Per accedere a questa agevolazione, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali. La non autosufficienza del soggetto assistito deve essere certificata da un verbale medico della commissione ASL. Inoltre, il reddito del contribuente non deve superare i 40.000 euro annui. Queste condizioni garantiscono che il beneficio sia destinato a chi ne ha effettivamente bisogno, favorendo una distribuzione equa delle risorse disponibili.

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Alcune persone con disabilità (Pixabay)
Alcune persone con disabilità (Pixabay FOTO) – www.biomedicalcue.it

Modalità di accesso e rimborso

La procedura per ottenere il rimborso avviene tramite la presentazione del modello 730, con una scadenza fissata al 30 settembre. Per i lavoratori dipendenti, il rimborso è erogato direttamente in busta paga dal datore di lavoro, indicato come sostituto d’imposta. I pensionati, invece, riceveranno l’importo tramite il cedolino pensionistico dall’INPS. Anche chi è privo di sostituto d’imposta può beneficiare del rimborso: in questo caso, l’importo verrà accreditato direttamente sul conto corrente fornito tramite IBAN, generalmente entro la fine dell’anno.

Oltre alla possibilità di ottenere un rimborso, è fondamentale verificare che tutte le voci di spesa siano correttamente inserite nel modello 730. Oltre alle spese sanitarie e quelle per la badante, possono essere incluse anche spese relative a interessi sui mutui, assicurazioni e istruzione. Questo controllo meticoloso permette di sfruttare al meglio le detrazioni previste dalla normativa fiscale italiana, ottimizzando il beneficio economico e garantendo il rispetto delle scadenze.

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