Zucchero carburante del corpo umano o semplice creatore di grassi? La scienza spiega perché ne vogliamo così tanto.
La dolcezza dello zucchero attira anche i bambini. Lo sanno bene i genitori, che devono cercare di offrire ai figli una dieta equilibrata dall’infanzia per aiutarli nella loro crescita. Infatti, è difficile tenere lontano un bambino dai dolci e anche dal semplice zucchero bianco e non solo loro!
Questo alimento è da assumere in piccole quantità da solo, perché si trova in un gran numero di alimenti. I più dannosi sono i noti zuccheri raffinati, perché sono difficili da digerire e in grande quantità possono diventare dei grassi difficili da smaltire se non con una dieta ferrea.
Gli zuccheri buoni sono, invece, quelli derivati dalla frutta, come il fruttosio, utilizzato spesso in sostituzione dello zucchero bianco nelle bevande. Infine, ci sono soluzioni dolcificanti come la stevia, che però non hanno nessun apporto di calorie.
Pochi sanno che la passione per il dolce e per lo zucchero in particolare dipende dal fatto che il cervello ha bisogno di questa sostanza e dell’ossigeno per funzionare bene. Così, quando consumiamo questo alimento, il nostro bisogno, invece di diminuire, rischia di aumentare.
Il cervello è composto di acqua per l’80%, ma le funzioni biologiche ordinarie sono gestire utilizzando l’energia derivata da uno zucchero semplice, chiamato glucosio. Questo elemento si ottiene digerendo gli zuccheri che, a loro volta, arrivano al cervello dopo che lo stomaco e l’intestino hanno decomposto e smaltito il cibo che mangiamo. Oltre a gestire le funzioni principali, questo elemento è la base di partenza per due altre sostanze, il glutammato e il GABA. Queste sostanze servono per le connessioni tra le cellule nervose del cervello, i neuroni.
Il glucosio è così importante nella vita del cervello che ci sono cellule all’interno dell’organo specializzate a custodirne delle riserve, gli astrociti. Quanto ne vuole? Il cervello ha bisogno di 5,6 grammi di glucosio al minuto per 100 grammi di massa cerebrale, per un totale di 120 grammi di base. Per questo motivo lo zucchero crea una piacevole sensazione di benessere e riduce immediatamente lo stress, tanto che la sua assunzione incontrollata genera dipendenza.
Per rispondere in modo intelligente a questa spinta verso gli zuccheri, è importante sapere che assumere più di quanto serve può portare all’iperglicemia. Ciò vuol dire che c’è troppo glucosio nel sangue e di conseguenza ci possono essere fenomeni di pre-diabete o di diabete, oltre a un aumento della densità del sangue che provoca problemi cardiovascolari. L’accumulo di zuccheri comporta l’aumento dei grassi e quindi difficoltà di movimento per il peso.
Anche il metabolismo ne risente, diventando più lento. Infine, c’è il rischio di essere resistenti all’insulina e di essere quindi costretti ad assumerla per altre forme. Pochi sanno che molti zuccheri generano anche depressione, infiammazioni cerebrali, sbalzi di umore e stanchezza cronica. L’unica soluzione è abituarsi a mangiarne meno, anche se agli inizi può sembrare un’impresa impossibile.