Longevità, il medico lo dice chiaramente: il segreto per invecchiare bene e vivere più a lungo è introdurre questo ingrediente nella tua dieta

Le abitudini alimentari e di movimento incidono fortemente non solo sul benessere immediato, ma anche sulla longevità. I principali consigli per aumentare l’aspettativa di vita

La longevità e l’aspettativa di vita media delle persone sulla terra è progredita negli ultimi decenni. La possibilità di accedere a fonti di alimentazione migliori e maggiormente sane, così come all’acqua più pulita e le condizioni igienico-sanitarie, nella media, migliori rispetto all’inizio del XX secolo sono tutti fattori che hanno contribuito ad aumentare questa statistica.

Ad influire, effettivamente, sono per il 25% i geni e l’ereditarietà, ma un significativo beneficio in termini di condizioni di salute, anche e soprattutto sul lungo periodo, è fornito dallo stile di vita condotto da un soggetto, dalle sue abitudini alimentari, dall’eventualità di vizi evitabili e dalla pratica di una regolare attività fisica.

Ma non possiamo non evidenziare come alla miglioria generalizzata delle condizioni di vita delle persone, si sia contrapposto l‘aumento d’incidenza di malattie cardiovascolari, patologie neurodegenerative, neoplasie tumorali e diabeti, in merito alle quali, comunque, gli esperti hanno da sempre evidenziato una correlazione con attitudini di vita errate, a partire dagli alimenti messi nello stomaco.

A far chiarezza sull’argomento ci ha pensato il dottore e scienziato William Li, noto per la sua opera di divulgazione mediante sia il proprio canale YouTube, sia attraverso la stesura di libri, facilmente reperibili sulle piattaforme dedicate. L’ambito principale trattato dall’esperto è proprio il benessere dell’organismo, nonché la longevità.

I principali consigli per mantenere uno stile di vita più sano

Il dottore si occupa di diffondere ai propri seguaci consigli relativi a come migliorare il proprio stato di salute e allungare ulteriormente l’aspettativa di vita. Il focus principale, in questo senso, si basa sull’alimentazione. L’esperto sconsiglia vivamente l’assunzione di cibi ultra-processati, nonché di tutte quelle sostanze chimiche presenti anche nei prodotti che compriamo usualmente senza mai accorgercene, ma che in realtà potrebbero contenere conservanti e coloranti, alla base di potenziali e determinanti danni al microbioma intestinale dell’uomo.

Andando ad assumere cibi come quelli appena citati, il nostro sistema immunitario risentirà fortemente degli effetti, andando ad incrinarsi con il passare del tempo e rendendoci più vulnerabili ad infezioni e malattie. Proseguendo nell’ambito alimentare, in merito al quale ci sarebbero numerose possibili parentesi, il dottor Li ha messo in evidenza anche la piaga delle microplastiche; si tratta di minuscoli frammenti, per l’appunto, di materiale plastico, presenti in numerose confezioni di cibi usualmente reperibili sugli scaffali dei supermercati. Bottigliette d’acqua, piatti, posate e bicchieri di plastica sono solo alcuni degli articoli più comuni all’interno dei quali è stata riscontrata la presenza di questi elementi, che se inavvertitamente assunti possono penetrare nel nostro flusso ematico e da lì raggiungere ogni distretto del corpo, compreso l’apparato cerebrale.

La sedentarietà e la perdita di massa e proteine

Rispetto al passato l’uomo ha adottato uno stile di vita maggiormente sedentario. Questo è dipeso sia dalle necessità lavorative, sia dai passatempi durante gli attimi di svago. Per questo le persone sono divenute costrette, per un motivo o per l’altro, a trascorrere la maggior parte del proprio tempo dinnanzi ad uno schermo, svolgendo la propria professione con un computer o ammazzando il tempo sui social network via smartphone. Questo ha comportato un’inevitabile diminuzione del tempo speso a praticare attività all’aperto: passeggiate tra i boschi, pilates, corsa, fino ai giochi per bambini tra scivoli e palloni non sono più un’abitudine così comune nel prototipo di essere umano del XXI secolo. Si è andati così, per forza di cose, incontro all’aumento del tasso di obesità e sovrappeso, alla base di problemi cronici più gravi come il diabete; anche se la giornata di un soggetto è piena di impegni e di mille elementi a cui prestare attenzione, bastano delle piccole pause nel corso della quotidianità da dedicare ad esercizi o brevi camminate, in modo da riabituare il nostro proprio.

Tornando a parlare dell’ambito strettamente alimentare, il consumo di proteine può favorevolmente influire sull’aspettativa di vita e sul benessere immediato del nostro organismo. Il dottor Li ha spiegato precisamente come, con il passare del tempo, il corpo umano risulta essere più soggetto alla perdita di massa muscolare e, conseguentemente, delle stesse proteine. Per questo bisogna prestare attenzione a garantire un apporto giornaliero equilibrato, in modo da risanare le perdite. In termini puramente quantitativi, se fino ai 40 anni viene consigliata l’assunzione di massimo 60 g di proteine quotidianamente, il quantitativo da integrare sale con l’avanzare dell’età. Solo seguendo meticolosamente queste pratiche potrete alleviare significativamente gli effetti del passare degli anni, mantenendovi attivi e in salute ogni giorno.