Macchie sul corpo: il nuovo sintomo che preoccupa il Ministero della Salute | Il ritorno di una malattia rara

Allerta del Ministero della Salute (depositphotos.com) - www.biomedicalcue.it
Una malattia ancora rilevante sebbene antica: l’allerta del Ministero della Salute spinge a dover capire come difendersi
Quando si discute delle malattie rare, l’immaginario collettivo tende spesso ad associarle a epoche remote o a luoghi lontani. Pensiamo al Medioevo, triste epopea delle malattie storiche.
Tuttavia, è importante notare che alcune di queste patologie continuano a manifestarsi anche ai giorni nostri, suscitando preoccupazione tra gli esperti del settore e le autorità sanitarie.
In tal senso, l’attenzione del Ministero della Salute si è recentemente focalizzata su una malattia che molti credevano relegata ai libri di storia, ma che, invece, persiste silenziosamente in diverse parti del mondo.
Una malattia antica e ancora rilevante, purtroppo. Approfondiamola: l’allarme sintomatologico lanciato di recente spinge a dover capire bene come difendersi da questa patologia.
Sintomi e diagnosi
Come riportato dall’account Instagram “True Scienza” e dal dottor Omar Giglio, esperto infettivologo, la lebbra è una malattia provocata dal batterio Mycobacterium leprae. Secondo esperti fu introdotta nel IV secolo A.C. e solo nel 1837 venne identificata col nome ulteriore di Morbo di Hansen. Il suo picco di trasmissione avvenne nel Medioevo, ovvero nella sventurata epoca dell’Inquisizione e della caccia alle “streghe” per via dell’idea che la lebbra fosse un castigo divino.
La trasmissione del batterio avviene principalmente attraverso goccioline respiratorie o contatti prolungati con soggetti infetti, un poco come il COVID, cui corrisponde spesso come sintomo anche l’alterazione cutanea. Uno dei segni più caratteristici della lebbra, evidenziato dagli esperti del settore, è la comparsa di macchie cutanee accompagnate da una perdita di sensibilità. La diagnosi si fonda sull’osservazione clinica e, nei casi più complessi, su biopsie cutanee necessarie a confermare la presenza del batterio.

Terapia e prevenzione del pregiudizio
La lebbra è curabile grazie alla terapia antibiotica combinata (MDT), un trattamento che viene fornito gratuitamente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La diagnosi tempestiva rappresenta la chiave per evitare complicanze e limitare la diffusione della malattia. Inoltre, la prevenzione si realizza attraverso l’educazione sanitaria e il miglioramento delle condizioni igieniche nelle aree maggiormente colpite.
Nonostante i trattamenti disponibili, il vero ostacolo da superare rimane lo stigma sociale associato alla malattia. Come evidenziato dal dottor Omar Giglio, i pregiudizi legati alla lebbra possono ostacolare il riconoscimento tempestivo dei sintomi e l’accesso adeguato alle cure. Promuovere la diffusione di informazioni accurate e combattere la disinformazione sono passaggi essenziali per ridurre il timore e favorire l’integrazione sociale dei pazienti. In conclusione, sebbene la lebbra non rappresenti più una condanna come in passato, la sua persistenza richiede un impegno costante nella sensibilizzazione e nella lotta contro lo stigma.