La Malattia Mani-Bocca-Piedi (MBP) rappresenta un interessante caso medico, spesso sottovalutato nonostante la sua diffusa presenza. Questa infezione virale colpisce principalmente neonati e bambini fino ai dieci anni, ma può manifestarsi anche in adolescenti e adulti, sebbene in forma più lieve.
La MPB è inclusa tra le malattie esantematiche, caratterizzate dalla comparsa di eruzioni cutanee. Causata da diversi virus del genere degli Enterovirus, prevalentemente il Coxsackie A16 e l’Enterovirus 71, la MPB è particolarmente attiva in Italia nei mesi invernali e primaverili, pur potendo colpire in qualsiasi periodo dell’anno.
I virus Coxsackie A16 e Enterovirus 71 sono i principali responsabili della MPB. Entrambi fanno parte della famiglia degli Enterovirus, che comprende anche i poliovirus e i virus echovirus. Questi virus sono noti per la loro resistenza nell’ambiente esterno e la capacità di diffondersi rapidamente tramite le vie fecali-orali, le goccioline respiratorie e il contatto diretto con le lesioni cutanee. La comprensione della loro natura aiuta a spiegare perché la MPB è così contagiosa e difficile da contenere in ambienti come le scuole.
La MPB si diffonde con facilità nelle comunità con alta densità di bambini, come asili nido e scuole materne. Essendo altamente contagiosa, può dare origine a piccole epidemie in queste strutture, particolarmente nei mesi più freddi dell’anno. Mentre i bambini sono i più colpiti, la malattia non risparmia adolescenti e adulti. Questo ci porta a considerare l’immunità: una volta contratta la MPB, la maggior parte delle persone sviluppa una certa immunità, riducendo il rischio di future infezioni. Tuttavia, a causa della varietà di virus che possono causarla, la reinfezione è possibile.
La MPB non è una malattia limitata a una specifica regione geografica; è un problema globale. La sua prevalenza e i modelli di diffusione possono variare da paese a paese, influenzati da fattori come la densità della popolazione, le pratiche di igiene e l’accesso alle cure sanitarie. Studi internazionali sulla MPB forniscono informazioni preziose su come le diverse società affrontano questa sfida comune.
Il contagio avviene tramite tosse, starnuti, contatto diretto con superfici contaminate, secrezioni nasali, fluidi, saliva o feci di persone infette. Inoltre, è possibile contrarre la malattia attraverso il bacio, il contatto con superfici sporche, o l’ingestione di acqua di piscina non adeguatamente trattata con cloro.
La malattia ha un periodo di incubazione da 3 a 7 giorni, con un’eruzione che scompare entro una settimana. I sintomi includono:
Altri sintomi possono includere vesciche sulla lingua, in gola, sulle tonsille, sulle guance, braccia e gambe, oltre a diarrea, dolori addominali, cefalea e mal di gola. Le vescicole di solito non causano prurito eccessivo e scompaiono in 7-10 giorni.
La complicanza più grave è la disidratazione, dovuta alla difficoltà di deglutizione. La diagnosi si basa sull’esame clinico e la differenziazione da malattie con sintomi simili come la stomatite, la varicella, la dermatite e l’herpes. Il trattamento è principalmente sintomatico, focalizzato sulla riduzione dei sintomi, con paracetamolo per la febbre, liquidi per evitare la disidratazione e prodotti anestetici locali per le ulcere orali. La strategia terapeutica si concentra principalmente su tre aspetti:
L’impatto della MPB va oltre i sintomi fisici. Il contagio frequente nei contesti comunitari può creare ansia tra i genitori, preoccupati per la salute dei propri figli e per la necessità di assentarsi dal lavoro per assistere i bambini malati. Questo aspetto sociale è particolarmente rilevante, poiché la malattia può influenzare le dinamiche familiari e lavorative. Inoltre, la visibilità delle lesioni cutanee può avere un impatto psicologico sui bambini, specialmente quelli più grandi, a causa della possibile stigmatizzazione da parte dei coetanei.
Nelle scuole e negli asili, la MPB pone sfide significative. Gli insegnanti e il personale devono bilanciare la necessità di un ambiente educativo sicuro con la gestione degli allarmi sanitari. È essenziale che le istituzioni educative adottino politiche efficaci per il controllo delle infezioni, come la pulizia regolare delle superfici, la promozione del lavaggio delle mani e, se necessario, la temporanea esclusione dei bambini infetti dalle attività di gruppo.
Infatti, per prevenire la diffusione della MPB, è essenziale un buon lavaggio delle mani e un’adeguata igiene orale. L’alimentazione dovrebbe essere liquida, con bevande fresche, evitando cibi e bevande acide che possono aggravare il bruciore delle ulcere orali. Non esistendo un vaccino, è importante lavare spesso le mani dei bambini e sanificare le superfici. Quindi possiamo identificare due azioni chiavi
La MPB è generalmente una malattia lieve che guarisce in 7-10 giorni. Sebbene le complicanze siano rare, è importante il monitoraggio da parte del pediatra. La conoscenza approfondita di questa malattia può aiutare i genitori a gestire meglio l’infezione e a minimizzare il suo impatto sulla vita quotidiana.