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Malore in campo per Evan N’Dicka: non ha avuto un infarto

Il calcio si ferma nuovamente per un incidente che poteva trasformarsi in tragedia. Evan N’Dicka, il giovane difensore ivoriano della Roma, durante il match di campionato contro l’Udinese, è stato colto da un improvviso malore, suscitando preoccupazione sia in campo sia sugli spalti.

Il malore di Evan N’Dicka durante la partita

Il momento di tensione si è verificato al 27º minuto del secondo tempo. N’Dicka, mentre era in azione, ha improvvisamente portato le mani al petto, accasciandosi sul terreno di gioco. Il panico si è scatenato tra i compagni e i tifosi, temendo si trattasse di un infarto.

Intervento medico rapido per Evan N’Dicka e decisioni immediate

Immagine di repertorio

Fortunatamente, i soccorsi sono stati tempestivi. I medici sono intervenuti prontamente e, nonostante la gravità della situazione evidenziata dai primi esami, N’Dicka è rimasto cosciente e collaborativo. Gli è stato subito eseguito un elettrocardiogramma che ha mostrato parametri preoccupanti, motivo per cui è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia. Qui, ulteriori test sono in corso per diagnosticare l’esatta natura del problema cardiaco sospettato.

Reazioni e decisioni del team

L’incidente ha portato alla sospensione immediata della partita, fermata sul risultato di 1-1. Dopo un breve confronto tra i due allenatori e l’arbitro, è stato deciso di non proseguire il gioco. Daniele De Rossi, allenatore della Roma, ha comunicato che i suoi giocatori non si sentivano in grado di continuare, rispecchiando il senso di squadra e la preoccupazione per il compagno.

L’evento ha mostrato ancora una volta il lato umano dello sport, con i giocatori e i tifosi uniti nell’apprensione per la salute di un atleta. Al termine della partita, i 25.000 spettatori hanno tributato un applauso per il giocatore, dimostrando rispetto e solidarietà.

Prossimi passi e impatto sul calendario

Il recupero della partita sarà deciso solo dopo aver valutato gli impegni della Roma nelle coppe europee, potenzialmente posticipando ulteriormente il match se la squadra dovesse avanzare alle semifinali.

Il malore di N’Dicka serve come un duro promemoria della precarietà della salute anche tra gli atleti di elite. Il calcio, per quanto amato come sport, non è mai lontano dalla realtà di quanto siano fragili i suoi protagonisti. Ora, l’attenzione è tutta per la pronta ripresa di N’Dicka e per le decisioni che seguiranno riguardo alla ripresa della partita.

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Redazione