L’ipotesi emersa alcune settimane fa ha effettivamente avuto conferma. La strada scelta da Marc Marquez per dare una svolta definitiva all’infortunio che lo ha tenuto lontano dalle piste per tutta la stagione 2020 della MotoGP è stata quella del trapianto osseo. Ad annunciarlo è un comunicato stampa della Honda Racing Corporation, team di appartenenza del pluricampione del mondo:
“Marc Marquez ha subito un nuovo intervento al braccio destro a seguito della lenta guarigione dell’osso dell’omero, che non è migliorata nonostante un trattamento specifico a onde d’urto.”
L’intervento è stato eseguito all’Hospital Ruber Internacional di Madrid per risolvere la pseudoartrosi dell’omero destro. Questa condizione si presenta quando i due monconi dell’osso fratturato non riescono a saldarsi completamente. Con ogni probabilità, sono stati i precedenti interventi chirurgici ad aver indebolito strutturalmente l’osso. L’inserimento delle placche in titanio, infatti, richiede numerosi fori che, purtroppo, in questo caso hanno compromesso la corretta guarigione.
Quest’ultima operazione è stata caratterizzata, oltre che alla rimozione e sostituzione della placca precedentemente inserita, dall’impianto di un innesto osseo prelevato dalla cresta iliaca. Il tessuto osseo inserito, infatti, è necessario per favorire la guarigione della frattura. L’intervento è durato ben 8 ore e si è concluso con successo.
Secondo quanto riportato dal Corriere della sera, il dottor Costa, da sempre figura medica di riferimento nel mondo del motociclismo, ritiene che se l’operazione fosse stata fatta prima, forse avrebbe avuto maggiori possibilità di salvare la prossima stagione, anche se comprende l’attesa di vedere se l’osso fosse guarito da solo. In merito all’intervento aggiunge inoltre: “Forse sarebbe stato meglio intervenire inserendo un chiodo se non ci fossero state delle viti rotte, ma non conoscendo il quadro clinico posso solo azzardare delle ipotesi. Si tratta comunque di un intervento molto delicato, probabilmente una scelta obbligata”.
Il calvario di Marc Marquez inizia il 19 luglio scorso, proprio durante la gara inaugurale della stagione 2020. A pochi giri dal termine, infatti, ha subito una brutta caduta dalla quale è uscito con una frattura diafisaria trasversale dell’omero destro. L’infortunio ha richiesto un primo intervento chirurgico per l’inserimento di una placca in titanio.
Sebbene le prime sensazioni avevano portato addirittura a ipotizzare un rientro in pista già nella gara successiva, uno “stress eccessivo” al supporto meccanico, probabilmente dovuto all’aver accelerato i tempi di recupero, ha portato alla necessità di sostituire la placca. I ripetuti interventi chirurgici sembrano aver indebolito l’osso tanto da dover ricorrere all’innesto osseo al consentire al pilota di risolvere definitivamente il problema.
L’operazione è andata bene ma, stavolta, solo con un recupero attento e con i giusti tempi il pilota potrà tornare a gareggiare a pieno ritmo. Al momento, i tempi previsti vanno dai quattro ai sei mesi. Ciò porterebbe Marquez a saltare probabilmente sia i test preliminari che le prime gare della stagione, con la previsione, però, di non dover tornare per l’ennesima volta sotto ai ferri.