Arriva Wize Mirror, lo specchio per la diagnosi di malattie

Le strategie di prevenzione delle malattie cardiovascolari e metaboliche, che tentano di modificare alcuni fattori fisiopatologici legati alla genesi della malattia, sono gli unici modi per limitare la crescita epidemica delle malattie cardio-metaboliche. I programmi educativi e gli interventi sullo stile di vita, volti a migliorare la consapevolezza dell’individuo, rappresentano strumenti efficaci per ridurre il rischio e l’incidenza di tali malattie.

Sulla base di ciò, la Commissione Europea ha deciso di finanziare il progetto SEMEOTICONS (acronimo di SEMEiotic Oriented Technology for Indivudual’s CariOmetabolic risk self-assessmeNt and Self-monitoring), un consorzio di ricercatori e partner industriali provenienti da 7 diversi Paesi dell’UE. A coordinare il progetto è Sara Colantonio, ricercatrice dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’infomazione del CNR di Pisa. Il progetto svilupperà metodi e strumenti innovativi da integrare in un sistema di autocontrollo in grado di fornire assistenza contro stili di vita inappropriati o pericolosi.

Secondo la semeiotica medica, il volto umano è un prezioso rivelatore di informazioni cruciali sullo stato degli individui. L’idea di SEOMEOTICONS è quella di sfruttare il viso come indicatore di benessere dell’individuo tracciando tratti di stato fisico ed espressivo.

Nasce così Wize Mirror: un innovativo sistema multi-sensore integrato all’interno di una piattaforma hardware che ha l’aspetto di uno specchio. In questo modo, il dispositivo potrà entrare facilmente nelle case degli utenti o in altri luoghi di vita quotidiana (centri fitness e nutrizionali, farmacie, scuole…).

PH:©dracosystems.net

Come funziona?

Lo specchio Wize Mirror è un vero e proprio strumento diagnostico. Al suo interno incorpora uno scanner 3D, fotocamere multispettrali, sensori di profondità.

E’ uno specchio a tutti gli effetti –spiega la dottoressa Colantonio- con telecamere e sensori di profondità simili a quelli utilizzati nelle consolle dei videogiochi. L’obiettivo è che ogni persona possa averne uno in casa.

Lo specchio esamina il volto, analizza il tessuto cutaneo, le espressioni facciali e il colorito. Il software di riconoscimento facciale elabora i dati biometrici, morfometrici e colorimetrici e individua marcatori di stress o ansia e i sensori di gas analizzano il respiro dell’utente e la sua composizione, alla ricerca di composti che indichino l’abuso di alcool o fumo.
Gli scanner 3D analizzano la forma del viso per studiare il peso della persona, mentre le telecamere multispettrali stimano i livelli di frequenza cardiaca e di emoglobina.

I dati dei sensori e delle telecamere vengono valutati per cercare segnali di rischio cardio-metabolico, come il colesterolo (dalla pelle) e la presenza di alcune sostanze legate alla glicazione.

Dopo che il software ha analizzato tutti gli elementi, lo specchio calcola un punteggio che indica lo stato di salute e fornisce consigli su come migliorare il proprio stato di benessere.

Gli studi clinici partiranno il prossimo anno in Francia (Lione) e in Italia (Pisa e Milano) con l’obiettivo di confrontare i tradizionali dispositivi diagnostici con Wize Mirror.
Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Biosystems Engineering.

I primi prototipi –spiega Colantonio- non avranno costi accessibili a tutti, per cui sarà riservato a farmacie, palestre e centri benessere. Ma, quando la produzione aumenterà, il sogno è di farlo entrare nelle case di tutti gli italiani.

AccuVein: nuovi dispositivi per migliorare la venipuntura

accuvein.com

AccuVein è un’azienda privata statunitense che sviluppa prodotti in grado di agevolare la visualizzazione del sistema vascolare periferico.

AccuVein – AV400 – visualizza in tempo reale una mappa digitale del sistema vascolare sulla superficie della pelle, consentendo ai medici di verificare la pervietà della vena ed evitare valvole o biforcazioni. Le vene sono mostrate perchè l’emoglobina contenuta nel sangue assorbe di preferenza la luce a raggi infrarossi. In ragione di ciò, il sistema vascolare visualizzato rappresenta il contenuto delle vene e non l’intera vena. Il sistema Accuvein è portatile e leggero, pesa solo 275gr. La venipuntura è una procedura che richiede che entrambe le mani siano libere, quindi AccuVein è dotato all’occorrenza di supporti su ruote o fissi in grado di permettere all’utente di mantenere il dispositivo sopra il corpo del paziente e contemporaneamente avere piena mobilità. Il design permette al dispositivo di essere facilmente ripulito e sterilizzato facilmente. AV400 non richiede calibrazione inquanto allineato in modo permanente. L’utilizzo è reso ancora più facilitato dalla possibilità per AccuVein di ruotare in qualsiasi direzione al di sopra della vena visualizzata, ciò rende AV400 utile su una varietà di tipi di pazienti. L’accuratezza in quando a precisione, fino alla larghezza di un capello umano, permette ad AccuVein di rilevare vene fino a 10 mm di profondità. L’innovazione trova risposta in procedure di venipuntura più efficaci ed in una maggiore soddisfazione da parte dei pazienti, ciò rende chiaro il motivo per cui molte strutture hanno scelto di integrare AccuVein nel loro standard di cura.

Il SISTEMA INCLUDE

  • Unità AV400 inclusa di batteria
  • Kit di ricarica
  • Alimentatore universale e adattatori multinazionali

Il dispositivo AccuVein riduce del 39% il dolore in casi di accesso venoso difficile – DVA- come ad esempio, in pazienti con BMI di oltre 35. L’incremento del successo è passato dal 50% al 96% segnando un importante svolta per tutti coloro che presentano un DVA . In ambito pediatrico il sistema rappresenta una vera e propria rivoluzione. Professionisti medici sanno che la puntura venosa può essere particolarmente difficile in alcuni pazienti. Tra cui:

  • Gli anziani
  • Pazienti dalla pelle scura, in cui le vene non sono altamente visibili
  • Pazienti Obesi, in cui le vene non possono essere visibile o palpabili
  • I pazienti che hanno molte procedure diagnostiche o terapeutiche per via endovenosa
  • Ustionati
  • Pazienti oncologici in chemioterapia
  • Tossicodipendenti.
accuvein.com

Non si tralasciano a questo punto i vantaggi dal punto di vista economico. Il risparmio sui costi utilizzando AccuVein supera di gran lunga il costo di normali aghi – 100,000 dollari circa per ogni azienda ospedaliera – se un servizio di ricovero dovesse usare AccuVein anche solo una volta a settimana, ci sarebbe un risparmio di costi di circa tre volte e la prevenzione dei rischi di infezione grave sarebbe un ulteriore beneficio significativo. Il dispositivo è utilizzato anche dal punto di vista didattico da parte di futuri medici, infermieri e paramedici durante il loro tirocinio. Dicono di AccuVein:

“Nei miei 29 anni di servizio come un paramedico, questa è una delle poche volte che ho usato uno strumento che migliora il riscontro coi pazienti, riduce il rischio di infezione e permette un risparmio di costi. AccuVein è un vero salvavita. ”
– Paramedico in Birmingham –

“Dov’è? Ne abbiamo bisogno! Altri reparti sono gelosi che abbiamo AccuVein.”

– Children’s Research Hospital, dipartimento di anestesia –

“Il paziente era stupito, francamente, io pure!”

– Direttore Medico di Vein Clinic –

AccuVein ci dimostra nuovamente come ricerca e tecnologia siano un connubio perfetto ed efficiente mirato alla salvaguardia ed al benessere di ognuno di noi.

Emblem S-ICD: defibrillatore sottocutaneo senza necessità d’impianto nella valvola cardiaca

Le patologie cardiovascolari rientrano tra le più frequenti cause di morte sul piano mondiale. Tra di esse ritroviamo anche il cosiddetto arresto cardiaco improvviso (SCA), un’alterazione funzionale che può portare al decesso se non trattata tempestivamente e responsabile ogni anno di 350 mila casi patogeni in Europa, di cui 50 mila in Italia.

Si tratta di cifre estremamente considerevoli, che la Boston Scientific vuol contribuire ad elidere con Emblem S-ICD, seconda generazione di defibrillatori sottocutanei, capaci di monitorare perennemente il ritmo cardiaco e controllare eventuali tachiaritmie ventricolari potenzialmente letali, tramite una piccola scarica elettrica utile a regolare il ritmo e ripristinare la normale circolazione sanguigna. Una seconda generazione che lascia trasparire quanto sia stato fatto, in pochi anni, in termini di evoluzione tecnologica, di efficacia e sicurezza, di attenzione e sensibilità clinica.

Per apprezzare e comprendere al meglio quest’innovazione consideriamo un parallelo tra:

bostonscientific.com

ICD Transvenoso (di precedente generazione): impiantato sotto guida radiografica, nell’area della spalla sinistra, vicino alla clavicola, possiede fili elettrici inseriti attraverso una vena direttamente nella valvola cardiaca. A seconda delle condizioni del cuore, saranno inseriti 1 o 2 elettrocateteri. Dopo essere stati collocati in posizione, gli elettrocateteri vengono collegati alla parete cardiaca per una connettività ed un monitoraggio ottimali.

Emblem S-ICD: il generatore d’impulsi e l’elettrodo del sistema Emblem S-ICD, sotto la guida di punti di riferimento anatomici, vengono impiantati a livello sottocutaneo, sul lato sinistro del corpo, vicino alla gabbia toracica. Il sistema Emblem S-ICD eroga la terapia senza la necessità di impiantare dei fili nella valvola cardiaca lasciando intatti cuore e vasi sanguigni.

Si evince che sia un ICD Transvenoso che Emblem S-ICD siano stati progettati per somministrare una defibrillazione (una scossa elettrica) salvavita in caso di arresto cardiaco improvviso (SCA) o di insufficienza cardiaca.

Giungiamo, adesso, alle differenze fondamentali: esse risiedono appunto nella totale assenza per Emblem S-ICD di contatto con cuore, al fine di minimizzare l’invasività e massimizzare l’efficacia. Emblem S-ICD lascia il cuore ed il sistema vascolare intatti analizzando il ritmo cardiaco, piuttosto che i singoli battiti, evitando le complicazioni potenziali associate agli elettrocateteri transvenosi presenti nel modello ICD. Inoltre – altro punto essenziale – risiede sia nella durata della batteria di circa 7 anni, equivalente ad una longevità del 40% maggiore, sia in un dispositivo più sottile del 20% .

bostonscientific.com

In ultimo, ma non meno importante, ricordiamo in dotazione con Emblem S-ICD l’innovativa “gestione dei pazienti a distanza”, tramite Lattitude NXT, il sistema che rende facile per gli operatori sanitari accedere in qualsiasi momento ad informazioni e stato di funzionamento del pacemaker nei loro pazienti, consentendo anche notifiche d’avviso tramite messaggi di testo o e-mail.

Tutto questo consente di evitare le complicanze associate alla transvenosi, cioè:

  • Endocardite
  • Perforazione
  • Emotorace
  • Pneumotorace
  • Eventi tromboembolici
  • Complicanze vascolari

Guadagnando con:

  • L’eliminazione del potenziale danno vascolare
  • La riduzione di una potenziale infezione sistemica
  • Il mantenimento intatto dell’accesso venoso
  • Una resistenza eccezionale in rianimazione cardiopolmonare manuale (CPR)
  • Un sistema isolato in poliuretano

Concludiamo questa trattazione con una testimonianza:

“Quando ti diagnosticano una patologia cardiaca del genere non sei l’unico a farne le spese – spiega parlando della sua famiglia, Graham Harper, uno dei pazienti a cui Emblem S-ICD ha cambiato la vita. Potere fare ciò che volete quando volete, vivere la vostra vita normalmente, in tutta sicurezza. Il dispositivo ti protegge ogni giorno, 24 ore su 24, ed ora mia moglie ed i miei figli non sono più preoccupati quando viaggio da solo…si preoccupano solo gli uomini della security, all’aeroporto, quando arrivo ai metal detector”.


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