L’apnea notturna è una condizione medica che comporta l’interruzione temporanea della respirazione dovuta all’ostruzione delle vie respiratorie superiori; in questo modo, il normale afflusso di ossigeno rischia di essere interrotto, costringendo il cuore a pompare il sangue più velocemente per supplire alla carenza di ossigenazione. La maggior parte delle persone inizia a sospettare la presenza di questa patologia soprattutto grazie al partner o ai familiari; chiedete loro se vi hanno mai sentito russare sonoramente o se hanno notato delle interruzioni del respiro.
Parlate col vostro medico curante del vostro sospetto e valutate insieme la presenza di altri sintomi; molto spesso, le apnee notturne possono essere accompagnate da mal di testa mattutini, senso di stanchezza, disturbi dell’umore e sonnolenza diurna dovuta alla cattiva qualità del riposo. Qualora si rivelasse necessario, verrete sottoposti a qualche esame fisico ed eventualmente a una polisonnografra oppure a un monitoraggio cardio-respiratorio, ovvero due esami completamente indolori in grado di monitorare i vostri parametri vitali durante il sonno.
L’apnea notturna è un disturbo relativamente comune con diversi livelli di gravità che tendono a peggiorare nel tempo, ma se la sintomatologia è lieve potrete mettere in pratica qualche piccolo accorgimento casalingo.
Per quanto sia sempre opportuno farsi vedere da un medico, ci sono diversi modi per tenere sotto controllo il problema delle apnee notturne, in particolare:
Dormire a pancia in giù potrebbe essere una valida alternativa per prevenire le apnee notturne, ma tenete a mente che questa posizione può provocare dolori alla schiena e problemi posturali. Talvolta, le apnee notturne possono essere dovute a particolari problemi anatomici (disfunzioni neurologiche, malformazioni a carico del palato, ecc): in questo caso, purtroppo, potrebbe rivelarsi necessario ricorrere a un intervento chirurgico.
Non solo gli adulti, ma anche i bambini piccoli e i neonati possono soffrire di apnee notturne, seppur per cause diverse. La più comune causa di apnea notturna riguarda l’ipertrofia delle adenoidi e/o delle tonsille, con conseguente ostruzione parziale delle vie respiratorie. Spesso, nei bimbi le apnee notturne si manifestano con fenomeni di russamento, respirazione a bocca aperta, stanchezza diurna e sonnolenza dovute alla cattiva qualità del sonno. In genere il disturbo può essere controllato con antistaminici e antinfiammatori (oppure facendo perdere peso al bimbo se necessario). Qualora questi rimedi non risultino efficaci, il pediatra potrebbe consigliare di rimuovere tonsille e/o adenoidi.