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MiniMed 670G: il primo pancreas artificiale al mondo

Si chiama MiniMed 670G ed è il primo dispositivo in grado di erogare insulina basale 24 ore al giorno in maniera automatica e personalizzata. Si tratta del primo pancreas artificiale al mondo, lanciato da Medtronic, azienda leader nel campo delle tecnologie biomediche, in grado di regolare il livello di insulina con “ un input minimo” da parte del paziente. 

Ph:medtronicdiabetes.com

Il sistema ibrido a circuito chiuso MiniMed 670G, approvato dall’ FDA già nel 2016, misura continuamente i livelli di glucosio e fornisce la dose appropriata di insulina basale. La tecnologia è stata approvata per il trattamento di persone con diabete di tipo 1 a partire dai 14 anni di età ed è già disponibile in Italia per i clinici e per le persone con diabete.

“Questa tecnologia, unica nel suo genere, può offrire alle persone con diabete di tipo 1 una maggiore libertà di vivere la propria vita senza dover monitorare costantemente e manualmente i livelli di glucosio di base e somministrare insulina”, ha affermato il dottor Jeffrey Shuren, direttore FDA del Centro per i dispositivi e la salute radiologica.

Il sistema MiniMed 670G è costituito da:

  • un sensore che,per 24 ore al giorno, misura ogni cinque minuti la concentrazione di glucosio nel tessuto sottocutaneo;
  • un dispositivo indossabile all’interno del quale è attivato un algoritmo di controllo che calcola la dose di insulina da infondere sulla base delle glicemie rilevate dal sensore;
  • una pompa sottocutanea (o microinfusore) che riceve il comando dal dispositivo indossabile e inietta l’ormone in circolo chiudendo così l’anello di regolazione.

Il sensore e il dispositivo comunicano via Bluetooth. La peculiarità di MiniMed 670G è che quando è utilizzato in modalità automatica richiede un input minimo da parte degli utilizzatori, che devono solo inserire i carboidrati assunti durante il pasto, accettare le raccomandazioni sui boli correttivi e calibrare periodicamente il sensore. Ma la caratteristica più attesa e importante è data dalla capacità di prevedere e proteggere la persona con diabete dalle ipoglicemie e iperglicemie. Ciò è possibile grazie ad un avanzato algoritmo che permette di emulare alcune delle funzioni di un pancreas sano.

researchgate.net

Per dimostrare la validità dello strumento è stato condotto uno studio clinico in cui 123 pazienti con diabete di tipo 1 hanno utilizzato la funzionalità ibrida a ciclo chiuso del sistema il più spesso possibile durante un periodo di tre mesi. La sperimentazione ha dimostrato che il dispositivo è sicuro ed è indicato per pazienti a partire dai 14 anni d’eta.

Le persone con diabete hanno grandi aspettative nei confronti di questo nuovo dispositivo, in quanto facilita il controllo quotidiano della patologia, regala indipendenza e contribuisce a cambiare radicalmente la qualità della vita dei pazienti diabetici. 

Published by
Cristiana Rizzuto