Mirco Bettelini e Igyno, il ginecologo on line

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E’ l’App più acquistata su App Store, di recente è stata inserita da Apple nella ristretta categoria di quelle di maggiore successo, tradotta in otto lingue, scaricata in centocinquanta Paesi, l’unica in grado di dirti se sei incinta e di guidarti nella prevenzione dei tumori al seno.

Si tratta di iGyno e a svilupparla è stato Mirco Bettelini, veronese, 43 anni, ingegnere informatico, con la passione per la finanza e di professione consulente informatico. Che dice: “Le idee in genere nascono oziando o dopo aver provato una grande sofferenza. La mia app è il risultato di una storia d’amore, quella con la mia mamma, a cui ero molto legato, morta per un cancro al seno. Dopo averla persa ho sentito che avrei dovuto fare qualcosa per le altre donne. Ho pensato ad un ginecologo virtuale a cui accedere quasi gratuitamente. Igyno infatti si può scaricare a 0,99 centesimi. Dietro questa idea una rete di ottantasei medici, che hanno condiviso l’idea di un servizio pensato soprattutto per le donne più ansiose”.

Igyno registra più di cinquecento consulti ogni giorno. La domanda di ogni utente rimane anonima, può essere inoltrata in qualsiasi momento, mentre le risposte dei professionisti arrivano entro un’ora.

“La mia mamma – aggiunge Mirco – è stata una persona davvero forte nella sua vita, salutista, vegetariana convinta, niente fumo e niente alcool. Purtroppo, non pensava alla prevenzione. Quando ti muore una mamma tra le braccia come è capitato a me dopo anni di lunga malattia fai delle riflessioni. Ti chiedi se potevi fare di più per evitare la sua malattia. Me lo sono chiesto per tante notti. Mi dico sempre che avrei dovuto insistere di più con la prevenzione. Ho lavorato per mesi ad Igyno, ho studiato tanto e ho aggiunto tante funzioni che mi hanno permesso di spiazzare i concorrenti. E’ stata la prima app al mondo ad offrire un servizio di questo genere ed è l’alternativa alla googlata, ma fatta da uno specialista”.

A sentire Mirco la risposta dei medici è buona, specie da parte di quelli più giovani, che hanno bisogno di farsi conoscere. Dopo il consulto on line si può prendere un appuntamento da loro. In media i medici rispondono in 18 minuti.

Un servizio molto apprezzato è quello delle pillole quotidiane, relative all’alimentazione.

Mirco ha inserito anche la possibilità di condividere i dati del ciclo mestruale con il partner. “Ho pensato – spiega – a tutte quelle coppie, e purtroppo da una recente statistica una su quattro, che da anni aspettano un figlio. E’ nata quindi l’app iGyno for Men per il partner che si connette direttamente ad iGyno della propria compagna. Una funzionalità aggiunta recentemente è quella che ho chiamato My iGyno, e che sta aprendo nuovi scenari nel mondo delle app. E’la possibilità che l’utente  disegni iGyno a proprio piacere, personalizzando l’app e non solo sotto il profilo estetico. Se penso al lavoro svolto, dico che è stato molto difficile realizzare Igyno, perchè è un progetto molto complesso e con funzionalità uniche. Però, pensando alla mia mamma, non mi sono scoraggiato e ci sono riuscito. Il progetto – credo – sia molto utile. Non mi sono fatto aiutare da nessuno. A me piace sempre dire che siamo in tre: Me, Myself and I”.

Tra qualche anno?
“Il prossimo autunno – conclude – iGyno verrà presentato nell’ambito  di un congresso internazionale di ginecologia. Sto sviluppando un hardware per aiutare le coppie nella gestione della loro sessualità e quelle che vogliono un figlio. Sarà un hardware innovativo. Aiuterà a misurare con estrema facilità la temperatura basale e permetterà di trasmettere, altrettanto facilmente, i valori ad iGyno in modalità wireless. I dati verranno poi confrontati con i sintomi e la presenza di muco cervicale. Molte aziende farmaceutiche hanno bussato alla mia porta per acquistare il progetto iGyno, ma ho sempre declinato l’offerta. Solo il 10 percento degli sviluppatori ha un modello di business sostenibile. Se fai parte di questa ristretta cerchia puoi guadagnare. Fra tanti anni vorrei creare un vero e proprio ospedale virtuale. Io metto a disposizione il mio know how tecnologico. Ma avrei bisogno di una grande rete medica. Obiettivo? Fornire un consulto  gratis per tutti! Io ci provo”.

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Cinzia Ficco