Close-up Engeneering

Medicina Personalizzata e Molecular Tumor Board contro i tumori

I Molecular Tumor Board sono un nuovo passo verso la medicina personalizzata in oncologia. Si tratta di organismi multidisciplinari che si occupano di personalizzare il trattamento di tumori sulla base dei profili mutazionali del paziente.

Close-up Engineering

AUTORE: Debora Cafaro

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PUBBLICATO IL: 4 Maggio 2023

(Bio)Informatica / Innovazione

Dalle alterazioni molecolari di specifiche neoplasie si è dedotto che alcune forme tumorali sono dette “oncogene addicted”. Si tratta di specifici tumori in cui nascita, sviluppo e progressione sono influenzati da determinati pathways biologici.

L’informazione biologica consente di agire su un target biologico permettendo di programmare la miglior strategia terapeutica adatta allo specifico paziente unendo alle caratteristiche clinico-patologiche del paziente anche i suoi dati molecolari.

In Conferenza Stato Regioni è approdato lo schema di decreto ministeriale per l’istituire i Molecular tumor board e per individuare i centri specialistici per eseguire i test di Next-generation Sequencing. Questo è un nuovo passo verso la medicina personalizzata.

Le potenzialità della medicina personalizzata

Negli ultimi decenni, si stanno affinando tecnologie per diagnosticare e classificare tumori non solo basandosi sulla sede e le caratteristiche del tessuto ma anche su informazioni genetiche. La medicina di precisione si basa sull’identificazione di specifici bersagli molecolari in cellule tumorali che permettono al tumore di diffondersi. L‘obiettivo è quello di costruire farmaci ad hoc capaci di colpire i bersagli.

Con la medicina personalizzata si possono realizzare in laboratorio vere e proprie “impronte digitali omiche” in grado di predire l’aggressività di un tumore. Il primo e più noto test di questo tipo è MammaPrint che è un test che valuta l’espressione dell’RNA di 70 geni per stimare il rischio di metastasi tumorali e recidiva nelle donne che hanno tumori al seno.

Successivamente, nel 2021 l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha autorizzato il primo farmaco antitumorale di tipo agnostico, chiamato larotrectinib. Si tratta di un farmaco utilizzato per specifici tumori che sono caratterizzati da uno specifico indicatore mutazionale, indipendentemente dall’organo in cui si trovano.

Le cellule tumorali sono eterogenee ed in continua evoluzione

Le cellule tumorali sono abbastanza eterogenee e anche frammenti di diverse regioni all’interno dello stesso tumore hanno caratteristiche molecolari diverse. L’eteorogeneità dei tumori fa sì che un farmaco possa distruggere una parte delle cellule tumorali ma lasciarne intatte altre, oppure che possa essere efficace per eliminare il tumore primario ma non per le sue metastasi.

Inoltre un tumore non resta sempre uguale a se stesso, ma si evolve continuamente diventando resistente a molti trattamenti farmacologici e costringendo i medici a cambiare trattamenti.

Le terapie a bersaglio interrompono in un punto preciso la catena di segnali che permettono la crescita tumorale, ma se le cellule tumorali trovano vie alternative il tumore continuerà a progredire. Solitamente si cerca di contrastare questo trasformismo utilizzando combinazioni di farmaci a bersaglio, ma anche queste terapie intelligenti sono molto aggressive e tossiche.

Per garantire trattamenti in linea col trasformismo dei tumori, bisognerebbe ripetere a cadenza regolare le analisi molecolari per essere certi di utilizzare sempre il farmaco giusto al momento giusto, ma ciò è costoso economicamente e attualmente non ci sono centri specializzati per questo tipo di monitoraggio. Questo è il motivo per cui si stanno istituendo i Molecular Tumor Board a livello regionale in Italia.

Molecular Tumor Board

Il Molecular Tumor Board (MTB) è un organismo che è in grado di valutare e interpretare l’esito dei testi molecolari con lo scopo di identificare alterazioni molecolari in tumori di paziente. Le alterazioni molecolari possono essere di varia natura e permettono di predire delle terapie con bersaglio molecolare.

I progressi nell’ambito della genomica tumorale sono dovuti alla diffusione sempre maggiore di tecnologie genomiche di next-generation sequencing (NGS) che permettono maggiormente di identificare alterazioni molecolari azionabili. In questo modo la terapia farmacologica avrà sempre di più delle connotazioni cosiddette “agnostiche”, cioè non legate all’istotipo tumorale, bensì all’alterazione molecolare.

I MTB sono team multidisciplinari

A causa della complessità dell’oncologia mutazionale, è necessario che l’organismo MTB debba essere multidisciplinare con profili che devono essere sempre presenti, come oncologo, oncoematologo, genetista, farmacista clinico, epidemiologo, radiologo, bioinformatico ecc.

Attualmente c’è bisogno di nuove figure professionali come genetisti, biologi molecolari ed esperti che gestiscano dati omici. La collaborazione di tutte le figure è necessaria per la gestione del singolo programma terapeutico. Inoltre, a livello regionale, non ci sono centri disponibili ad ospitare i MTB poichè mancano gli specialisti.

Un’altra problematica riguarda la complessità di alcune malattie rare per incidenza che necessitano di personale altamente specializzato e in continua formazione. Ciò succede, ad esempio, per i tumori ginecologici che sono tra le cause di morte e richiedono conoscenze ampie in ambito di genetica e biologia molecolare.

Obiettivi del decreto

Il decreto fissa la dead-line per raggiungere determinati obiettivi entro il 2023. Si prevede, entro l’anno, l’istituzione di un unico centro di coordinamento nazionale dei MBT che provvederà all’aggiornamento semestrale dell’elenco delle alterazioni genetiche e dei farmaci oncologici.

Inoltre si sta progettando una piattaforma nazionale per studi clinici digitalizzati di pazienti oncologici per il monitoraggio della salute. Si prevede anche che entro il 2024 la rete per ogni cancro specifico possa avere collegamenti con gli altri paesi europei così da poter essere ancora più aggiornati.

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AUTORE

Debora Cafaro

Dottoressa in Ingegneria dei Sistemi Medicali e laureanda magistrale in Ingegneria Biomedica presso il Politecnico di Torino. Sono appassionata di innovazione e nuove tecnologie applicate all'uomo e da sempre sono curiosa di conoscere i meccanismi che regolano il funzionamento degli essere umani. Credo fortemente che la divulgazione scientifica sia un mezzo per informare e far comprendere, anche concetti più difficili, a chiunque in modo chiaro e semplice. Sono particolarmente appassionata di Informatica, Intelligenza artificiale, machine learning, Realtà virtuale applicati alla Medicina.

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