Nel 1963 in Giappone si contavano solo 150 centenari, oggi sono arrivati a più di 95.000 | Il segreto di Okinawa
Il Giappone ha il più alto numero di ultracentenari al mondo, soprattutto ad Okinawa: ecco il loro segreto per vivere a lungo.
Il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione è un argomento che interessa molte nazioni, specialmente quelle con una percentuale crescente di persone anziane. Tra i paesi più noti per questa tendenza c’è senza dubbio il Giappone, che da anni affronta questa trasformazione demografica con strategie specifiche. Ma se è ormai comune parlare di una popolazione anziana in aumento, c’è un dettaglio che spesso non viene sufficientemente considerato: l’età di queste persone.
Quando ci si riferisce alla popolazione anziana giapponese, infatti, non si parla semplicemente di persone che hanno superato i 65 anni. In un numero sempre maggiore di casi, ci si trova di fronte a individui che hanno superato i 100 anni di età, una categoria di persone conosciuta come “centenari”. Questo particolare gruppo di popolazione sta crescendo in maniera impressionante, attirando l’attenzione non solo per la loro longevità, ma anche per la qualità della vita che molti di loro riescono a mantenere.
Cosa porta una nazione come il Giappone a vantare una delle più alte percentuali di centenari al mondo? È solo una questione genetica, o ci sono altri fattori che influenzano la loro straordinaria longevità? A queste domande si è cercato di rispondere attraverso numerosi studi e analisi, che hanno messo in luce una serie di elementi che potrebbero essere la chiave del successo. Si è parlato di abitudini alimentari, stile di vita e assistenza sanitaria di alta qualità come fattori determinanti.
Tuttavia, il fenomeno dei centenari giapponesi non riguarda solo il numero, ma anche il tipo di vita che queste persone conducono. Non è raro, infatti, trovare individui di 100 anni che ancora praticano sport, lavorano o svolgono attività sociali con una vitalità invidiabile. Un aspetto che contribuisce a sfatare molti miti sull’invecchiamento e che invita a riflettere su come l’età possa essere vissuta in modo diverso da quanto spesso si immagina.
Il record di centenari in Giappone
Secondo i dati ufficiali, il Giappone ha raggiunto un nuovo record nel numero di centenari. Con oltre 95.000 persone che hanno superato i 100 anni, il paese ha stabilito un primato per il 54º anno consecutivo. Questo dato impressionante è stato rivelato dal Ministero della Salute giapponese e ha mostrato un aumento di quasi 3.000 persone rispetto all’anno precedente, con una netta predominanza femminile.
Oltre all’aumento nel numero complessivo, alcune prefetture del paese spiccano per la loro elevata percentuale di centenari rispetto alla popolazione totale. In particolare, Shimane, Kochi e Kagoshima sono le aree con il maggior numero di centenari per abitante, dimostrando come la distribuzione geografica giochi un ruolo importante.
I fattori dietro la longevità
Ma quali sono i segreti di questa incredibile longevità? Diversi studi suggeriscono che, oltre a una dieta salutare, lo stile di vita giapponese, basato su un equilibrio tra lavoro, attività fisica e coinvolgimento sociale, contribuisce a mantenere in salute queste persone per decenni. La dieta tradizionale giapponese, in particolare, si distingue per l’abbondante consumo di pesce, soia e verdure fresche, alimenti che favoriscono la salute cardiovascolare e aiutano a prevenire malattie croniche. A questo si aggiunge una tendenza a mangiare in porzioni moderate, un’abitudine radicata soprattutto tra gli anziani nelle aree rurali.
Inoltre, il sistema sanitario avanzato e accessibile gioca un ruolo chiave nel garantire una prevenzione efficace e un’assistenza tempestiva per le malattie croniche. Le cure preventive, insieme a un’attenta gestione delle condizioni di salute, permettono a molte persone anziane di vivere in buone condizioni fisiche anche oltre i 100 anni. In alcune aree, come Okinawa, famose per il numero di centenari, la forte coesione sociale e il supporto tra vicini di comunità sembrano essere ulteriori fattori che contribuiscono a una vita lunga e attiva.