Non è Pasqua senza Pastiera: così semplice la puoi preparare anche a casa | Parola di chef Cannavacciuolo

Grandi classici (depositphotos.com) - www.biomedicalcue.it
Un dolce dai sentori antichi che racconta una tradizione tutta napoletana. Parola di Masterchef! Ecco la ricetta perfetta!
In certi momenti dell’anno, il profumo che permea le abitazioni assume un significato specialissimo. È come se la memoria collettiva si risvegliasse attraverso atti tramandati, ricette scritte su fogli ingialliti e racconti che affondano le radici nella cultura popolare.
La preparazione di un dolce per le festività non rappresenta semplicemente un incontro di sapori, ma un modo per sentirsi parte di qualcosa di più grande.
In questo contesto, il nome di Antonino Cannavacciuolo da Masterchef ricorre inevitabilmente quando si parla di tradizione e calore partenopei.
Con la sua reinterpretazione della pastiera, il celebre chef invita tutti a riscoprire un grande classico della Pasqua napoletana, utilizzando ingredienti selezionati con cura e una metodologia chiara, rendendola accessibile anche ai meno esperti.
La ricetta secondo Cannavacciuolo
Secondo le indicazioni di Antonino Cannavacciuolo, la pastiera napoletana per eccellenza è quella capace di unire consistenza, fragranza e aromi in una sinfonia che parla di casa e di festa. Per realizzare questa prelibatezza sono necessarie tre preparazioni distinte: la pasta frolla, la crema di grano e il ripieno di ricotta. Si inizia con la preparazione della pasta frolla, mescolando in planetaria burro, farina di mandorle, zucchero a velo, vaniglia e sale. Dopo aver incorporato gradualmente uova e farina 00, si ottiene un impasto morbido, che va fatto riposare in frigorifero.
In un’altra pentola, si preparano a fuoco dolce grano, latte, strutto e scorze di agrumi, fino a ottenere una crema densa e profumata. A questa crema si unisce il composto di ricotta, zucchero, uova, cannella, canditi e fiori d’arancio, montato in precedenza. Il risultato è un ripieno setoso e aromatico che sarà versato in una tortiera rivestita di pasta frolla.
La cottura perfetta
Una volta che sulla superficie è stata intrecciata la classica decorazione a strisce di frolla, la pastiera viene infornata a 190 gradi per circa un’ora. Tuttavia, come sottolinea Cannavacciuolo, il vero segreto sta nella fase finale di riposo. Dopo la cottura, il dolce deve restare nel forno socchiuso per almeno un’ora e mezza. Questo passaggio permette alla pastiera di rassodarsi e di acquisire quella consistenza unica che la rende inconfondibile. Solo dopo che sarà completamente fredda, sarà possibile gustarla, preferibilmente a temperatura ambiente.
La pastiera è un dolce che richiede pazienza e attenzione, ma anche i meno esperti possono avventurarsi nella sua preparazione seguendo attentamente i passaggi. Una volta pronta, sarà impossibile resistere al suo sapore dolce e agrumato, alla sua consistenza vellutata e al profumo che evoca festa e convivialità.