Non fa bene alla salute ma quasi tutto lo bevono: questo prodotto aumenta il rischio di cancro
Se stai per comprarlo, non lo fare! L’aumento del rischio di cancro sembrerebbe essere legato proprio a questo prodotto.
Tra i tanti mali che colpiscono le persone dal punto di vista medico c’è il cancro, una massa di tessuto che cresce in modo scoordinato e in eccesso che causa tristezza e dolore, sia a chi ce l’ha e a chi ti sta vicino. La ricerca negli ultimi anni sta facendo passi da gigante e man mano incominciamo a scoprire tanti fattori che, direttamente o indirettamente, sono collegati all’aumento dei rischi di tumore.
Tra questi c’è una bevanda, molto antica, che è parte integrante della vita di molti italiani. Quante volte abbiamo sentito dire: “Un bicchiere di vino al giorno fa bene alla salute”? E magari ci abbiamo anche creduto, convinti che fosse una di quelle verità inossidabili, anche perché sembra essere una credenza molto antica. Sicuramente i vostri nonni o una vostra zia anziana avrà pronunciato questa frase almeno una volta.
E’ tempo, però, di fare un passo indietro. Secondo l’ultimo rapporto dell’American Association for Cancer Research (AACR), il consumo di alcol, di qualsiasi tipo, è collegato all’aumento del rischio di sei tipi di tumore. Questi tumori includono alcuni della testa e del collo, il carcinoma esofageo a cellule squamose, e poi quelli al seno, al colon-retto, al fegato e allo stomaco.
I dati parlano chiaro: nel 2019, il 5,4% dei tumori diagnosticati negli Stati Uniti è stato attribuito al consumo di alcol. E la situazione non è molto diversa nel resto dell’Occidente. Ma come funziona esattamente? L’alcol interagisce con il nostro corpo in modi complessi. Può irritare le mucose, provocare infiammazioni o alterare i livelli ormonali, aprendo la strada ai tumori. E poi c’è l’acetaldeide, un composto prodotto quando il corpo metabolizza l’etanolo, che può danneggiare il DNA.
Perché l’alcol è così dannoso?
Quando beviamo, l’etanolo, il componente principale delle bevande alcoliche, viene metabolizzato nel nostro corpo. Durante questo processo si forma un composto chimico chiamato acetaldeide, che è tossico e può danneggiare il DNA. Quando le cellule non riescono a riparare questi danni, il rischio di sviluppare un tumore aumenta. E non finisce qui. L’alcol irrita le mucose della bocca e della gola, rendendo più difficile per le cellule rigenerarsi.
Nel fegato, invece, può causare infiammazioni e alterazioni cellulari. E poi c’è il discorso degli ormoni: l’alcol può interferire con i livelli di estrogeni, aumentando il rischio di tumori al seno e alle ovaie. Una vera catena di eventi che non gioca certo a nostro favore. Questi effetti non dipendono dalla quantità bevuta in una singola occasione, ma dalla frequenza e dalla regolarità. Più alcol consumiamo, più il rischio cresce.
Cambiare prospettiva sul consumo di alcol
Ora, so cosa potresti pensare: “Quindi non posso più godermi un bicchiere di vino?” Beh, la verità è che non si tratta di eliminare tutto all’improvviso, ma di essere consapevoli. Ogni bicchiere in meno è un passo verso la prevenzione. Uno dei grandi miti da sfatare è che ci siano bevande alcoliche “più sicure”. Studi recenti hanno dimostrato che non è così. Che sia un cocktail o un bicchiere di birra artigianale, il principio è lo stesso: l’etanolo contenuto nelle bevande alcoliche aumenta il rischio di tumore.
La differenza la fa il consumo totale nel tempo. Certo, ci sono tradizioni radicate, come il bicchiere di vino a cena, che non è facile abbandonare. Ma forse è arrivato il momento di rivedere queste abitudini. Magari si può iniziare riducendo le quantità o scegliendo alternative analcoliche più salutari. Il punto è fare scelte consapevoli, basate su informazioni aggiornate.