Non lasciare che l’AI prema il pulsante: questa potenza mondiale farà controllare gli ordigni nucleari a un bot | Umanità sotto scacco atomico
AI come motore per le guerre del futuro? Purtroppo c’è chi ci sta già pensando tenendo a mente le nuove frontiere della tecnologia.
L’Intelligenza Artificiale è l’innovazione che caratterizza questo secolo. Lo sviluppo di una programmazione in grado di scrivere, cantare, disegnare, ma anche di effettuare calcoli complessi impossibili per un essere umano fornisce una risposta valida in diversi campi di applicazione.
L’IA è una grande opportunità anche per il mondo del lavoro, perché sono ben pochi i settori che non sono stati toccati dalla novità. Le aziende si stanno organizzando anche in Italia per ottimizzare i processi e dare un riscontro sempre più competitivo in un mondo economico sempre più veloce.
L’utilizzo dell’ Intelligenza Artificiale ha dei contro. Infatti, l’utilizzo di una macchina riduce il numero di posti di lavoro disponibili e costringe migliaia di persone a trovare una via alternativa di reddito oltre al lavoro.
In più, molto dipende da chi utilizza questa tecnologia e se si crea quei problemi etici che il genere umano dovrebbe sempre porsi di fronte alle sfide del futuro. In questo contesto rientra quanto sta accadendo in queste ore.
AI come centro di comando per le bombe atomiche, cosa succede
L’AI si utilizza anche in ambito militare, per ottenere previsioni esatte su come si svolgerà un conflitto o su come si comporterà un nemico. Dopo la Seconda Guerra mondiale, alcuni Paesi si sono dotati di testate nucleari, pronte al fuoco in caso di emergenza. Paesi come gli Stati Uniti hanno il ben noto pulsante rosso. Non si parla di film, ma di un reale bottone che consente di dare il via a queste operazioni.
Con l’arrivo dell’Intelligenza Artificiale nessun Paese ha pensato di affidare l’avvio della bomba atomica allo strumento, prevedendo così che sia sempre un essere umano a decidere. Purtroppo, c’è un Paese che fa eccezione: si tratta della Cina. Nonostante gli accordi internazionali prevedano che i programmi di questo tipo siano incentrati sull’Uomo e sul suo benessere, il Paese orientale avrebbe scelto di non firmare, anche se le ultime disposizioni non sono vincolanti a livello giuridico.
Gli altri usi dell’Intelligenza Artificiale
L’Intelligenza Artificiale è uno strumento e – come tanti – dipende da come viene usato e da chi lo usa. Infatti, è di recente applicazione l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per la diagnosi del tumore alle ovaie. Infatti, l’IA va a leggere le ecografie e le TAC per trasformarle in numeri e rendere i medici più precisi nella diagnosi. Anche nella dermatologia il confronto delle immagini dei pazienti con strumenti di confronto dell’IA sarà in grado di salvare delle vite in futuro.
L’Intelligenza Artificale ha una vasta applicazione anche nella produzione di contenuti audio, video e testo, con strumenti di inclusività che consentono a chi non vede o non percepisce suoni di accedere a contenuti che altrimenti sarebbero impossibili da fruire. Lo sviluppo di questa nuova tecnologia può dare un futuro a milioni di persone, oppure distruggerlo: dipende sempre chi c’è ai comandi.