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Non mangiare mai più questo alimento che hai sempre in frigo, il medico avverte: “è più dannoso del fumo”

Uno dei cibi più comuni nasconde rischi sorprendenti: un avvertimento che potrebbe cambiare le tue abitudini alimentari.

I cibi conservati in frigo sono spesso considerati sicuri, ma non sempre è così. Alcuni alimenti, come carni processate, formaggi stagionati e prodotti pronti da mangiare, contengono additivi e conservanti che, nel lungo termine, possono nuocere alla salute. 

Alimenti come i salumi e gli insaccati sono particolarmente problematici. Anche se facili da conservare e pronti all’uso, possono contenere elevate quantità di sale e grassi saturi, contribuendo a problemi cardiaci e ipertensione. 

Anche i cibi preparati e confezionati, come i pasti pronti e i surgelati, spesso contengono elevate quantità di zuccheri nascosti, grassi trans e sodio, tutti fattori che possono avere impatti negativi sulla salute a lungo termine. 

Sebbene il frigo sia essenziale per preservare molti alimenti, è importante leggere attentamente le etichette e ridurre il consumo di prodotti altamente processati.

Gli alimenti ultraprocessati e il loro impatto sulla salute

Gli alimenti ultraprocessati, oggi sempre più presenti nelle nostre diete, sono prodotti che subiscono numerosi processi industriali e contengono additivi chimici come conservanti, coloranti e aromatizzanti. Questi alimenti, tra cui rientrano snack confezionati, cibi precotti, bibite zuccherate e cereali ricchi di zucchero, sono consumati quotidianamente da una vasta parte della popolazione. In Spagna, ad esempio, oltre il 20% della dieta nazionale è composta da questi prodotti, superata solo da Malta. Tuttavia, il consumo regolare di alimenti ultraprocessati non rappresenta solo un rischio per la salute fisica, ma influisce negativamente anche sul benessere mentale.

Il dottor Chris van Tulleken, noto medico e autore del libro Ultra-Processed People, ha condotto ricerche approfondite sugli effetti di questi alimenti. Nel corso delle sue indagini, Van Tulleken ha scoperto che il consumo di ultraprocessati può essere più dannoso per la salute rispetto al fumo. Gli alimenti ultraprocessati, infatti, sono stati associati a una serie di malattie croniche come il diabete di tipo 2, problemi cardiaci, oltre a disturbi mentali come la depressione e l’ansia. Durante un esperimento personale, il medico ha notato aumenti di peso e problemi cognitivi già dopo un mese di dieta basata per l’80% su questi cibi, confermando i gravi rischi per la salute fisica e mentale.

Cibi salutari (Depositphotos FOTO) – www.biomedicalcue.it

Impatti sulla salute mentale e come ridurre il consumo di ultraprocessati

Uno degli effetti più preoccupanti legati al consumo di ultraprocessati riguarda il loro impatto sul cervello. Diversi studi hanno dimostrato che una dieta ricca di questi alimenti può aumentare il rischio di soffrire di disturbi mentali come depressione e ansia. Una ricerca pubblicata nel 2022 sulla rivista Nutrients ha rivelato che le persone che consumano regolarmente alimenti ultraprocessati hanno un rischio del 44% maggiore di sviluppare depressione e un 48% in più di probabilità di soffrire di ansia. Inoltre, uno studio condotto in Brasile ha mostrato che anche un consumo moderato di ultraprocessati (20% delle calorie giornaliere) può accelerare il deterioramento cognitivo del 28%.

La soluzione per ridurre l’impatto di questi alimenti sulla nostra salute è piuttosto semplice: tornare a una dieta basata su alimenti freschi e naturali. Frutta, verdura, legumi, cereali integrali e proteine magre sono essenziali per prevenire le malattie croniche e migliorare il benessere generale. Ridurre il consumo di alimenti ultraprocessati e sostituirli con cibi ricchi di nutrienti è una strategia efficace per preservare la salute fisica e mentale a lungo termine.

Published by
Mattia Paparo