Nuove scoperte su come il nostro cervello gestisce le giornate: le divide in capitoli

Il cervello vedrebbe il corso della giornata come una serie di capitoli in successione. A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista di settore Current Biology e realizzato dal team di Christopher Baldassano, professore associato di psicologia, e Alexandra De Soares. I ricercatori si sono chiesti come fa il cervello a distinguere degli eventi in base allo scorrere del giorno. L’obiettivo era quello di scoprire come un evento diventa un capitolo di quel giorno. In più, lo studio ha messo in evidenza come le aspettative incidono sulla memoria a lungo termine. Quali sono i fattori che consentono di suddividere e così di ricordare fatti e avvenimenti?

Come gli eventi scandiscono la giornata nel cervello umano

Il cervello immagazzina dei dati nel corso della vita e li elabora a suo modo. Non è raro che i ricordi si possano rielaborare anche anni dopo i fatti accaduti con chiavi di lettura e dettagli completamente diversi. Così, gli scienziati si sono chiesti se fossero elementi dell’ambiente esterno a creare le strutture che servono poi a ricordare, oppure se un evento è talmente importante da non consentire di ricordare anche cambiamenti importanti intorno a noi. Infatti, se un obiettivo è importante per la persona, sarà un po’ difficile che questa ricordi se nel momento in cui lo ha raggiunto era mattina o pomeriggio, oppure se pioveva o no.

Gruppo di studio al mattino (Pixabay Foto) – www.biomedicalcue.it

L’ipotesi e la fase di test per questo studio

Per capire se l’ambiente esterno è determinante nella costruzione di un ricordo e nella scansione di una giornata nella mente umana, i ricercatori hanno effettuato dei test. Hanno creato 16 racconti audio, inserendo 4 ambientazioni diverse, una per 4 storie. Le situazioni narrate erano abbastanza generiche e realistiche: una proposta, un incontro carino, un affare o una rottura. Così i ricercatori hanno scoperto che è l’interesse a generare il ricordo. Nel caso di una proposta di matrimonio, i soggetti coinvolti nel test hanno prestato attenzione sulla risposta sì/no e non sulla location dove si è svolta l’azione. Poi i ricercatori hanno chiesto ai soggetti di prestare attenzione sui dettagli di una cena. Così le persone coinvolte nei test sono riusciti a ottenere delle risposte diverse, per cui il cervello ha organizzato in modo diverso il ricordo “spinto” da un comando esterno.

Gruppo di persone al lavoro (Pixabay Foto) – www.biomedicalcue.it

Come i ricordi incidono sulla memoria a lungo termine

Per capire cosa era successo tra i soggetti coinvolti nei test, i ricercatori hanno utilizzato degli scanner e hanno chiesto alle persone di premere un pulsante quando secondo loro la storia stava chiudendo un capitolo e aprendone un altro. Così gli scienziati hanno scoperto che il cervello divide in capitoli in base all’interesse. Quanto le aspettative incidono sulla memoria a lungo termine? Per rispondere a questa domanda, gli scienziati hanno chiesto al campione di studio di raccontare quanto ricordavano. Così è stato chiaro che le conoscenze e le aspettative sulla storia hanno influito sulla memoria a lungo termine.

Attività di volontariato al tramonto (Pixabay Foto) – www.biomedicalcue.it
Published by
Annarita Faggioni