Per i pazienti italiani è ora disponibile un ulteriore trattamento per la sclerosi multipla. Si tratta del farmaco da assumere per via orale Ozanimod. Il farmaco, sottoposto a vari trial clinici, si è dimostrato efficace sotto diversi aspetti. È risultato essere in grado di ridurre le riacutizzazioni della malattia, il numero di nuove lesioni osservate con la risonanza magnetica e anche l’atrofia cerebrale.
Ozanimod, prodotto dall’azienda Celgene, è un farmaco da assumere per via orale, una volta al giorno. È in grado di agire sul sistema immunitario tramite i linfociti, interagendo con i recettori della Sfingosina 1-Fosfato ed in particolare, con gli isotipi 1 e 5 che hanno ruolo nella riparazione dei danni alla guaina intorno ai neuroni. La sclerosi multipla è, infatti, una malattia cronica nella quale il sistema immunitario attacca la mielina, la guaina protettiva che circonda le fibre nervose.
È una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale (SNC) e rientra nelle patologie autoimmuni. Nei pazienti che ne sono affetti, il sistema immunitario scambia alcuni componenti del sistema nervoso centrale per agenti estranei, agendo quindi con reazioni anomali delle difese immunitarie.
Il processo che si scatena, oltre ad attaccare la mielina, può anche danneggiare le cellule specializzate nella sua produzione o le fibre nervose stesse, si parla di processo di demielinizzazione. Si creano, quindi, delle zone di perdita o lesione della mielina dette “placche”. Queste placche possono passare da una fase iniziale di infiammazione, a una fase cronica in cui hanno caratteristiche simili a cicatrici, dette “sclerosi”. Le placche possono manifestarsi ovunque nel SNC, in base alla loro sede e alla loro entità possono manifestarsi diversi sintomi.
In Italia ci sono circa 3600 nuove diagnosi all’anno di sclerosi multipla e circa 130 mila casi totali, ottenere nuovi trattamenti è perciò fondamentale. La malattia si presenta maggiormente nelle donne, con un numero di casi circa il triplo rispetto al numero degli uomini. La sclerosi multipla è solitamente diagnosticata tra i 20 e i 40 anni, ma può esordire a qualsiasi età. Grazie ai progressi della ricerca i pazienti che ne sono affetti, riescono a mantenere una buona qualità della vita.
La gestione della malattia, soprattutto nel caso di sclerosi multipla a decorso recidivante-remittente, che rappresenta l’85% dei casi di malattia, è migliorata negli ultimi anni. Merito della ricerca scientifica, di diagnosi più veloci, della presenza di centri specializzati e dell’utilizzo di nuovi farmaci. L’utilizzo del farmaco Ozanimod è sicuramente un’ulteriore arma contro questa malattia, capace di effettuare un’azione selettiva che garantisce efficacia e sicurezza.
Il farmaco Ozanimod è stato sottoposto a vari studi clinici che ne hanno dimostrato l’efficacia. In uno studio di fase II, pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente hanno assunto il farmaco o il placebo. Come risultato si è avuto che il farmaco Ozanimod ha ridotto significativamente il numero di lesioni rispetto al placebo.
In uno studio di fase III è stato osservata la capacità del farmaco di ridurre non solo il numero di nuove lesioni, ma anche le riacutizzazioni della malattia. Ozanimod ha inoltre ridotto l’atrofia cerebrale, ovvero la riduzione del tessuto encefalico e la relativa perdita delle funzioni svolte dall’encefalo.
Il farmaco Ozanimod era stato già approvato da EMA e AIFA nel 2020, adesso però l’agenzia italiana del farmaco ha anche approvato la rimborsabilità della terapia di Celgene. I pazienti con sclerosi multipla hanno quindi una nuova opzione terapeutica a disposizione per rallentare la progressione della malattia e avere una migliore qualità della vita.