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Otturazioni dentali, cambia la normativa UE dal 2025: bandite quelle al mercurio | Lo hai in bocca da anni e non lo sai

Illustrazione di una persona dal dentista (Pixabay)

Illustrazione di una persona dal dentista (Pixabay FOTO) - www.biomedicalcue.it

La normativa cambia, e anche il trattamento delle otturazioni dentali. Alcune di queste tipologie saranno bandite.

Un’otturazione dentale è un trattamento odontoiatrico utilizzato per riparare un dente danneggiato da una carie o da un trauma. Consiste nella rimozione della parte danneggiata e nella sua sostituzione con un materiale di riempimento.

Esistono diversi materiali per le otturazioni, tra cui amalgama d’argento, resine composite, oro e ceramica. L’amalgama è resistente ma meno estetica, mentre le resine composite e la ceramica offrono un aspetto naturale e sono preferite per i denti visibili. 

La procedura di otturazione inizia con l’anestesia locale per evitare il dolore. Il dentista rimuove il tessuto cariato, pulisce la cavità e applica il materiale di riempimento scelto. La resina composita viene indurita con una luce speciale. L’otturazione viene poi modellata e levigata per garantire una corretta occlusione.

Le otturazioni possono durare dai 5 ai 15 anni, a seconda del materiale utilizzato e delle abitudini di igiene orale del paziente. Una buona manutenzione prevede spazzolatura regolare, uso del filo interdentale e controlli periodici dal dentista.

Arriva un particolare divieto

A partire dal 1° gennaio 2025, l’Unione Europea introdurrà il divieto dell’uso delle amalgame dentali contenenti mercurio. Questi materiali, utilizzati per oltre 150 anni nei trattamenti odontoiatrici per la loro resistenza e durata, sono composti da mercurio, argento, zinco, stagno e rame. La normativa prevede eccezioni fino al 30 giugno 2026 per le persone con redditi bassi o in casi di necessità medica specifica. L’obiettivo principale è ridurre l’esposizione ambientale e sanitaria al mercurio, una sostanza tossica.

Il mercurio presente nelle amalgame rappresenta un rischio sia per l’ambiente sia per la salute umana. Si stima che nell’UE vengano ancora utilizzate circa 40 tonnellate di mercurio all’anno per le amalgame dentali. Questo metallo può contaminare l’ambiente attraverso i rifiuti dentali e rappresentare un pericolo per i pazienti e gli operatori sanitari. Nonostante esistano già misure di riduzione graduale, il divieto mira a eliminare completamente questi rischi.

Illustrazione di un'otturazione dentale (Pixabay)
Illustrazione di un’otturazione dentale (Pixabay FOTO) – www.biomedicalcue.it

Alcune alternative

Per sostituire le amalgame al mercurio, esistono materiali alternativi come le resine composite e le ceramiche. Queste opzioni sono prive di sostanze tossiche e garantiscono risultati estetici migliori, soprattutto per i denti visibili. Tuttavia, hanno un costo più elevato e richiedono procedure più complesse. La transizione verso questi materiali rappresenta un passo importante per migliorare la sicurezza dei trattamenti odontoiatrici e ridurre l’impatto ambientale.

Il Consiglio Generale dei Dentisti esprime preoccupazione per l’impatto economico del divieto, specialmente nei paesi e nelle fasce di popolazione meno abbienti. Le amalgame dentali sono attualmente l’opzione più economica e accessibile per molte persone. La nuova regolamentazione potrebbe limitare l’accesso a cure odontoiatriche di qualità per chi non può permettersi alternative più costose. Per affrontare questa sfida, è fondamentale investire in programmi di prevenzione della carie e in sistemi di rimborso adeguati per garantire cure accessibili a tutti.