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Padova: tumore asportato senza aprire il torace grazie al sistema AngioVac

Padova, 31 dicembre 2018-La fine dell’anno è stata segnata da un intervento record che rappresenta una prima mondiale, salutata dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, come un episodio che “chiude nel migliore dei modi un anno di successi della sanità veneta e costituisce un viatico di progresso scientifico, non solo per il 2019, ma anche per gli anni a venire”. Eseguito da una speciale task-force di cardiochirurghi, urologi e chirurghi epatobiliari, coadiuvati da cardio-anestesisti e personale sanitario, il delicato intervento, mai effettuato prima, ha riguardato l’asportazione di un tumore renale esteso fino al cuore in un paziente di 77 anni che è stato sottoposto ad un approccio micro-invasivo con sistema AngioVac, che ha permesso di asportare completamente il tumore senza aprire il torace.

Il sistema AngioVac

Il sistema di drenaggio venoso AngioVac comprende la cannula di drenaggio venoso e il circuito extracorporeo. La cannula è destinata all’uso come cannula per drenaggio venoso e per la rimozione di trombi o emboli freschi e morbidi durante il bypass extracorporeo fino a sei ore. Il circuito extracorporeo è destinato all’uso in procedure che richiedono supporto circolatorio extracorporeo per periodi fino a sei ore.

La cannula di drenaggio venoso AngioVac è una cannula rinforzata da 22F, progettata con una punta distale a forma di imbuto espandibile a palloncino. La punta a forma di imbuto brevettata migliora il flusso di drenaggio venoso quando il palloncino viene gonfiato, impedisce l’intasamento della cannula con materiale intravascolare indesiderato comunemente riscontrato e facilita la rimozione in blocco di tale materiale estraneo.
PH: sec.gov

Le tappe dell’intervento

Il paziente, affetto da numerose patologie e già sottoposto a intervento di triplice by-pass aorto-coronarico, ha scoperto durante una visita di controllo di essere affetto da una patologia renale. L’esame ecografico e la TC addominale mostravano la presenza di un tumore renale destro esteso fino al cuore. Normalmente l’intervento che viene eseguito in questi casi prevede l’asportazione del rene coinvolto dal tumore attraverso l’apertura dell’addome. In seguito si procede alla rimozione del trombo/tumore dal cuore attraverso l’apertura del torace e del cuore con l’ausilio del bypass cardiopolmonare totale.

Nel caso specifico, tuttavia, non è stato possibile optare per l’approccio tradizionale troppo invasivo e pericoloso per il paziente, affetto da numerose patologie e in particolare reduce da un intervento con i bypass localizzati nei siti chirurgici strettamente connessi alla riapertura. La storia di questo paziente ha imposto di cercare una soluzione alternativa all’intervento classico. Guidati dal prof. Gino Gerosa, i chirurghi hanno studiato a tavolino il caso clinico e hanno scelto un approccio innovativo e mini-invasivo con sistema AngioVac, stabilendo una competente task-force di personale sanitario e diversi specialisti, tra cui cardiochirurghi, urologi e chirurghi epatobiliari che, nel vivo dell’intervento, si sono alternati al tavolo operatorio come in una staffetta.

PH: insalutenews.it

Dopo esser entrato in sala operatoria il paziente è stato preparato da cardioanestesisti e infermieri con il posizionamento di cateteri arteriosi e venosi, l’intubazione oro-tracheale ed il posizionamento della sonda trans esofagea per ottenere le immagini dell’interno del cuore e guidare i cardiochirurghi durante la procedura.

I cardiochirurghi in collaborazione con i cardioanestesiti ed i perfusionisti hanno configurato il nuovo sistema AngioVac,  che permette la rimozione del tumore dall’interno del cuore, senza aprire il torace, a cuore battente, senza l’ausilio del bypass cardiopolmonare totale con una solo incisione a livello dell’inguine.

PH: insalutenews.it

Il nuovo approccio con l’inserimento della cannula di aspirazione a livello di una vena del collo, collegata ad una pompa centrifuga e ad un filtro ha permesso l’aspirazione ad alto flusso del tumore. Il sangue aspirato dall’interno del cuore durante l’intervento chirurgico è stato filtrato e re-immesso nel circolo arterioso attraverso un’altra cannula posta all’altezza dell’arteria femorale. Per la prima volta al mondo, la particolare configurazione artero-venosa del sistema AngioVac in modalità ECMO non solo ha permesso l’aspirazione della massa dal cuore, ma ha garantito la stabilizzazione del paziente durante tutte le fasi dell’intervento chirurgico.

Successivamente gli urologi hanno aperto l’addome e isolato la vena cava inferiore e del rene di destra. A seguire l’intervento dei chirurghi epatobiliari che hanno isolato la vena cava inferiore sovra epatica fino allo sbocco all’interno del cuore.

PH:thesocialpost.it

A questo punto i cardiochirurghi, gli urologi ed i chirurghi epato-biliari coadiuvati dai cardioanestesisti e dai perfusionisti hanno operato contemporaneamente al tavolo operatorio per l’asportazione del rene, per la rimozione del trombo/tumore dalla vena cava e per prevenire l’embolia polmonare causata da eventuali embolizzazioni di materiale neoplastico.
L’intervento è stato eseguito con successo. Per finire, i cardiochirurghi hanno provveduto allo  svezzamento dal supporto ECMO con successo ed insieme agli urologi si sono occupati della chiusura delle ferite chirurgiche.

Alle ore 21.00, dopo ben 12 ore di intervento , il paziente ha lasciato la sala operatoria in condizioni stabili ed  è stato trasferito in Terapia Intensiva della Cardiochirurgia dove il decorso avviene in modo regolare con il risveglio e l’estubazione in meno di 24 ore dall’intervento.

Prospettive future

Il nuovo approccio chirurgico micro-invasivo permette l’asportazione di masse intracardiache da tumori renali senza aprire il torace, a cuore battente, senza l’ausilio della circolazione extra corporea con una sola incisione a livello dell’inguine. L’innovativa configurazione artero-venosa in modalità Ecmo consente l’aspirazione della massa intracardiaca e la stabilizzazione del paziente durante tutte le fasi dell’intervento
Interventi di questa complessità, possono essere realizzati in centri altamente specializzati grazie al supporto di tecnologie all’avanguardia e di personale altamente professionale, duttile ad esperienze multidisciplinari.

Published by
Cristiana Rizzuto