Il tumore al seno è la neoplasia più frequente nel sesso femminile: stando a quanto riportato dall’ AIRC, ogni anno in Italia vengono diagnosticati 52.800 nuovi casi. Ora, grazie all’ idea di Lucia Arcarisi, tesista magistrale presso il centro di ricerca Enrico Piaggio all’Università di Pisa, le donne potranno disporre di un nuovo alleato. Stiamo parlando di Palpreast, un corpetto smart per l’autopalpazione del seno.
Facile da utilizzare e privo di effetti collaterali, Palpreast permette di rilevare e segnalare in modo istantaneo la presenza di eventuali noduli sospetti sul seno con la stessa efficacia dell’autopalpazione.
Il tumore al seno colpisce una donna su 8. La possibilità di cura e guarigione dipendono, oltre che dalle caratteristiche biologiche, dallo stadio in cui la neoplasia si trova al momento della diagnosi. Per tale motivo, la diagnosi precoce assume un ruolo fondamentale. L’ autopalpazione è il primo strumento di individuazione precoce del tumore al seno e dovrebbe essere eseguito dalle donne ogni mese in autonomia a partire dai 20 anni. Eppure, da quanto emerso da un questionario sottoposto a 1170 donne da Lucia Arcarisi, studentessa di Ingegneria biomedica all’Università di Pisa, la maggior parte non esegue l’esame per paura di non effettuarlo in modo corretto o per dimenticanza.
Per trovare una soluzione al problema, Arcarisi ha dato vita a Palpreast: un corpetto, molto simile a quelli utilizzati per le arti marziali, che contiene otto cuscinetti – quattro per ogni seno – che si gonfiano con una pompetta esterna e che, grazie a un tessuto piezoresistivo, rilevano presenza di eventuali noduli, che sono più rigidi rispetto al tessuto mammario. Uno dei punti di forza del dispositivo è quello di poter essere utilizzato da tutte le donne, anche durante la gravidanza, perché è sicuro, non fa uso di radiazioni ed è facile da utilizzare.
Palpreast è stato messo alla prova in laboratorio su due modelli di seno artificiale con la stessa forma e consistenza di quello reale e i risultati ottenuti sono in linea con le aspettative di Arcarisi e del suo team. Il passo successivo sarà quello di produrre in serie e commercializzare il corpetto, che sarà abbinato anche ad un’applicazione che ricorda quando è il momento di indossarlo per il monitoraggio.