Papa Francesco è attualmente ricoverato al Policlino Gemelli di Roma, per via di un’operazione alla quale è stato sottoposto, da poche ore, per curarlo da una stenosi diverticolare al colon. L’intervento è stato condotto in anestesia generale ed eseguito dal Prof. Sergio Alfieri, con l’assistenza del Prof. Luigi Sofo, del dott. Antonio Tortorelli e della dott.ssa Roberta Menghi. Si apprende dal Vaticano che l’operazione è andata bene e che il Papa dovrà restare 5 giorni in ospedale. L’intervento è molto semplice, ma il paziente deve rimanere sotto osservazione nei giorni appena successivi all’intervento. Ma di che patologia soffre il Pontefice?
La stenosi diverticolare al colon, la patologia di Papa Francesco è caratterizzata da estroflessioni (cioè sviluppo verso l’esterno), anche dette diverticoli, presenti nella parete intestinale. I diverticoli sono causati da un aumento della pressione all’interno del colon. I diverticoli, più nello specifico, sono erniazioni a forma di sacco, che interessano la mucosa e la sottomucosa della parete dell’intestino. Generalmente, si localizzano nel colon sinistro. La Sice, Società Italiana di Chirurgia Endoscopica e Nuove Tecnologie, ci spiega che la diverticolite “comporta circa 300.000 ospedalizzazioni all’anno negli Stati Uniti, con 1,5 milioni di giorni di cure ospedaliere. Infatti, questa malattia è la terza malattia gastrointestinale più comune che richiede il ricovero in ospedale e l’indicazione principale per la resezione del colon elettiva”.
In generale le estroflessioni non danno alcun disturbo e non necessitano di trattamento. Però, può capitare che i diverticoli causino un’infiammazione della parete del diverticolo, dovuta a una crescita di batteri all’interno della cavità diverticolare (in questo caso si parla di malattia diverticolare o diverticolite). La diverticolite si verifica dal 10 al 25% dei casi di diverticolosi e dopo il primo episodio può ricomparire, nonostante la terapia, nel 25% entro i primi 5 anni. Nei casi di diverticolite, il paziente avverte violenti dolori addominali, febbre e talvolta proctorragie (emissione di sangue dal retto). La condizione di diverticolite, negli anziani può condurre a un restringimento del lume, impedendo il passaggio delle feci.
Il professor Giuseppe Pappalardo, docente di chirurgia generale all’Università La Sapienza di Roma, spiega: “A volte si procede nei casi di forte infiammazione, con la terapia medica, ma poi spesso si risolve con l’intervento chirurgico. Si tratta di un’ operazione che prevede la resezione della parte compromessa. Dopo l’intervento, il paziente resta in ospedale per almeno una decina di giorni. Sono interventi di una certa importanza, ma frequenti”.
La prognosi di questo tipo di operazione è “Assolutamente buona”, come riferisce il dottor Renzo Schalling, Dirigente medico di primo livello dell’Endoscopia dell’ospedale di Vimercate. E’ un’operazione che può essere affrontata serenamente. Infatti, dopo pochissimi giorni, il paziente può tornare alla sua vita abituale. Mediamente, i giorni di degenza variano da paziente a paziente e le complicanze specifiche potrebbero essere correlate a “cedimenti” dei punti di sutura o a infezioni. Nel caso in cui il paziente sia anziano, i rischi più alti sono legati all’anestesia.
La patologia di Papa Francesco, ovvero la stenosi diverticolare al colon, è legata, in parte, agli stili di vita poco salutari. Ovvero un’alimentazione povera di fibre, fumo, consumo di alcool, obesità. In altri casi, l’insorgenza di tale condizione patologica è dovuta a una predisposizione strutturale, a una alterata motilità e all’età. Inoltre, si registra un maggiore tasso di casi di stenosi diverticolare al colon nei Paesi occidentali . La stenosi diverticolare al colon colpisce, in prevalenza, i soggetti anziani (ricordiamo che Papa Francesco ha 84 anni) ed è ugualmente distribuita in entrambi i sessi. L’incidenza aumenta con l’età, a partire da un 10% di casi al di sotto dei 40 anni, sino al 25% a 60 anni sino al 50% in soggetti con oltre 80 anni di età.