Illustrazione di alcuni farmaci (Pixabay FOTO) - www.biomedicalcue.it
Secondo alcuni dati, sembrerebbe che il paracetamolo possa in qualche modo influenzare il feto durante la gravidanza. Ma è proprio così?
L’idea che un farmaco così comune come il paracetamolo possa essere legato allo sviluppo dell’ADHD nei bambini potrebbe suonare strana, quasi assurda. Dopotutto, il paracetamolo è il rimedio universale per febbre e dolori, ed è tra i pochi farmaci considerati sicuri durante la gravidanza. Eppure, uno studio suggerisce che questa convinzione potrebbe non essere poi così solida.
Gli scienziati della University of Washington School of Medicine hanno analizzato i dati di oltre 300 donne incinte e hanno scoperto che i figli di quelle che avevano assunto paracetamolo presentavano un rischio significativamente più alto di sviluppare l’ADHD. Parliamo di un incremento di tre volte rispetto ai bambini le cui madri non avevano assunto il farmaco.
Ovviamente, questo non significa che prendere una compressa di paracetamolo in gravidanza condanni il bambino a sviluppare il disturbo, ma i risultati sono abbastanza rilevanti da far sorgere dubbi e spingere i ricercatori a indagare più a fondo.
La domanda ora è: dobbiamo riconsiderare l’uso del paracetamolo in gravidanza? O i dati non sono ancora abbastanza solidi per cambiare le raccomandazioni mediche?
Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno esaminato campioni di sangue prelevati da donne incinte tra il 2006 e il 2011, alla ricerca di biomarcatori del paracetamolo. Poi, hanno seguito lo sviluppo dei bambini per 8-10 anni per vedere quanti di loro avrebbero ricevuto una diagnosi di ADHD. Il risultato? Tra le donne che non avevano assunto il farmaco, il tasso di ADHD nei figli era del 9%. Tra quelle che invece lo avevano usato, la percentuale saliva al 18%.
Ancora più interessante, nei casi in cui il paracetamolo era stato rilevato nel sangue materno, il rischio di ADHD era triplicato rispetto a chi non aveva nessun biomarcatore del farmaco. E c’è di più: l’effetto sembrava essere più marcato nelle bambine rispetto ai bambini. Per le figlie di madri che avevano assunto paracetamolo, il rischio di ADHD era addirittura sei volte più alto. Perché questa differenza di genere? Ancora non si sa.
Ok, quindi il paracetamolo è pericoloso? La questione non è così semplice. Altri studi, come uno condotto in Svezia, non hanno trovato alcuna correlazione tra il farmaco e l’ADHD. Ma qui c’è un dettaglio importante: lo studio svedese si basava su dati auto-riportati dalle mamme, mentre la ricerca americana ha analizzato direttamente il sangue materno.
Il punto è che non ci sono ancora certezze definitive, ma il dibattito è aperto. Alcuni esperti suggeriscono che le donne incinte parlino con il proprio medico prima di assumere qualsiasi farmaco, anche il paracetamolo. Magari ci sono alternative più sicure per gestire il dolore o la febbre. Ma una cosa è certa: servono più ricerche. La FDA e altre istituzioni mediche dovrebbero tenere d’occhio questi studi e aggiornare le linee guida se necessario. Nel frattempo, la prudenza è sempre una buona strategia. E se si ha qualche dubbio, è sempre meglio parlare con il proprio medico.