Come funziona?

Percentili e curve di crescita per monitorare lo stato di salute dei bambini

In pediatria sono fondamentali strumenti come i percentili e le curve di crescita: questi consentono di tenere sotto controllo, per l’appunto, la crescita dei bambini, così da monitorarne lo stato di salute e quello nutrizionale.

Calcolo e tabella peso/altezza del bambino sono molto importanti per capire se il piccolo si sta sviluppando in modo ottimale, o se al contrario ci sono dei problemi legati a un peso eccessivo oppure insufficiente. Ovviamente i dati devono essere interpretati da un professionista del settore, che fornirà ai genitori tutte le informazioni più esaustive in merito.

Le curve di crescita: cosa sono?

Facciamo un po’ di chiarezza sull’argomento. Innanzitutto, abbiamo citato le curve di crescita: di cosa si tratta?

Con questa espressione indichiamo dei grafici che raffigurano come cambiano, nel tempo, i cosiddetti parametri auxologici: l’altezza, il peso, l’indice di massa corporea e la circonferenza del cranio. Queste misure sono dette auxologiche dal greco auxàno, “aumentare”.

Com’è intuibile, il grafico è a curva. L’entità delle variazioni dipende anche dalla fase in cui il bambino si trova, dato che la crescita è molto più veloce nei primi tre mesi di vita e rallenta, poi, fino all’adolescenza (periodo in cui lo sviluppo subisce una nuova accelerazione).

Dalle curve di crescita sono state ricavate le tabelle dei percentili. Le curve, comunque, sono state realizzate assumendo come punto di riferimento i bambini di determinate popolazioni e zone geografiche; un altro gruppo consiste nelle curve di crescita basate su soggetti in condizioni particolari, come i bimbi colpiti da sindromi di carattere genetico.

Oltre le curve di crescita anche i percentili

Quindi dalle curve sono state ottenute delle tabelle che riassumono, in percentuale, le oscillazioni di peso e altezza nei bambini che costituiscono il campione. Questi sono i percentili, che distinguono i bambini per età e per sesso.

I percentili sono riprodotti sulle stesse curve di crescita: ciascuno con una curva dall’andamento parallelo rispetto alle altre. In linea di massima la curva più alta è quella del 97° percentile, la più bassa del 3° percentile. In totale i sottogruppi sono 100, e il 50° percentile corrisponde alla media.

Illustriamo meglio il concetto con un esempio pratico. Ipotizziamo un bimbo al 30° percentile: questo significa che, su altri 100 bambini, 30 hanno un peso minore e 70 un peso maggiore del suo. Un bambino al 60° percentile, invece, ha 60 coetanei con un peso più basso e 40 con uno più elevato. E così via.

Come è strutturata una tabella di percentili

Vi sono diverse tabelle di percentili elaborate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dagli US Centers for Disease Control, ognuna delle quali è applicabile a una certa etnia (oppure a una patologia specifica). Le tabelle possono essere scaricate online.

È utile, però, conoscere almeno in generale la struttura di una simile tabella. La prima colonna comprende le età, mentre le successive sono dedicate ai percentili. Questi ultimi, nella maggior parte delle circostanze, sono calcolati attraverso software ad hoc: programmi che il pediatra adopera dopo aver messo insieme tutti i parametri auxologici.

Tuttavia i percentili possono essere ricavati anche dalle curve di crescita su carta. Ecco come si fa:

  • si seleziona la curva più adatta e si individua sul grafico l’età del bambino;
  • si interseca la misura che corrisponde all’età sull’asse delle ordinate;
  • si legge il percentile del punto di intersezione.

A cosa servono i percentili?

Le curve di crescita e le tabelle dei percentili sono efficaci strumenti per rilevare problematiche come l’obesità infantile e la denutrizione. Soprattutto la prima è molto diffusa nella nostra società, perché i bambini tendono sempre di più a mangiare cibo spazzatura e a trascurare il movimento fisico a favore dei giochi sedentari.

Questi valori servono, poi, a rendersi conto in tempo se ci sono deflessioni della statura, che potrebbero indicare l’insorgere di una malattia cronica. Nei più piccoli si monitora anche la circonferenza del cranio: se questa aumenta troppo velocemente, bisogna indagare su eventualità come la macro-crania e le irregolarità neurologiche.

L’importante è che i percentili, nel singolo soggetto, siano il più possibile costanti di anno in anno. È indispensabile che la crescita avvenga in maniera equilibrata e armoniosa. Una sproporzione troppo marcata può essere connessa a un disturbo di qualche tipo.

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Redazione