Perché ci viene la febbre? Ecco come il nostro organismo combatte virus e batteri

Donna con la febbre (Canva Foto) - www.biomedicalcue.it
Scopri ora cos’è la febbre, quando si può chiamare così, le cause virali o batteriche e quando preoccuparsi!
La febbre è un aumento temporaneo della temperatura corporea che indica una risposta del corpo a un’infezione o a un’infiammazione. La temperatura va tra i 36 e i 37°C, ma quando supera questi valori si parla di febbre. È un segnale che il sistema immunitario sta reagendo a un agente esterno, attivando meccanismi di difesa.
Non sempre la febbre è causata da un’infezione. Può derivare da colpi di calore, reazioni a farmaci o vaccini, malattie autoimmuni o disturbi metabolici. Anche condizioni come lo stress intenso o l’attività fisica prolungata possono temporaneamente alzare la temperatura corporea, senza indicare una vera e propria patologia.
Quando il corpo rileva la presenza di agenti estranei come virus o batteri, il sistema immunitario produce sostanze chiamate pirogeni. Questi inviano segnali all’ipotalamo, la parte del cervello che regola la temperatura, per aumentarla. Questo processo rende l’ambiente meno favorevole alla proliferazione di microrganismi dannosi.
Le cause della febbre possono essere infezioni virali o batteriche, infiammazioni, problemi metabolici o anche reazioni a farmaci. Serve riconoscere il motivo alla base dell’aumento della temperatura per intervenire con la terapia adeguata. Come funziona la febbre? Scoprilo ora!
Quando è febbre
Si può parlare di febbre quando la temperatura corporea supera i 37°C. Ci sono cambiamenti individuali e circadiani da considerare: la temperatura è più bassa al mattino e più alta la sera. Se resta tra 37°C e 38°C, si parla di febbricola, una condizione lieve. La febbre lieve è tra 38°C e 38,5°C, mentre tra 38,5°C e 39°C diventa moderata.
Oltre i 39°C si parla di febbre alta, che può essere pericolosa in soggetti fragili come bambini, anziani o persone con patologie croniche. La febbre è causata da infezioni, che possono essere di natura virale o batterica. Quali sono le differenze?
La differenza tra febbre virale o batterica
La febbre virale è causata da virus come influenza, raffreddore, mononucleosi o gastroenteriti. È accompagnata da sintomi come mal di gola, congestione nasale, tosse secca, dolori muscolari e affaticamento. A differenza della febbre batterica, supera i 39°C solo in pochi casi e tende a risolversi in pochi giorni senza bisogno di antibiotici. Il trattamento si basa sul riposo, l’idratazione e farmaci antipiretici come paracetamolo o ibuprofene per alleviare i sintomi. È importante monitorare l’andamento della febbre: se dura più di 5-7 giorni, è necessario consultare un medico per escludere complicazioni. Alcune infezioni virali, come il Covid-19, possono avere sintomi più gravi e prolungati, in soggetti fragili. La prevenzione passa per l’igiene delle mani, l’uso di mascherine nei periodi di diffusione e la vaccinazione per alcune malattie, come influenza e morbillo, che possono causare febbre alta e complicazioni nei soggetti più a rischio.
La febbre batterica è causata da infezioni come tonsillite streptococcica, polmonite, otite, infezioni urinarie o meningite. A differenza di quella virale, può essere più persistente, superare i 39°C e causare brividi, sudorazione intensa, dolori localizzati e malessere generale. Se non trattata, può peggiorare e portare a complicazioni gravi come sepsi o insufficienza d’organo. Il trattamento richiede l’uso di antibiotici prescritti dal medico dopo un’accurata diagnosi. Per distinguere una febbre batterica da una virale, si eseguono esami del sangue o tamponi specifici. Alcuni segnali di allarme sono febbre prolungata, difficoltà respiratorie, macchie sulla pelle o rigidità del collo. La prevenzione include buone pratiche igieniche, vaccinazioni per malattie come meningite e pneumococco e un trattamento tempestivo delle infezioni minori per evitare che si aggravano. Consulta un medico per una cura efficace e sicura. La notizia arriva da santagostino.it.