Curiosità e consigli

Qual è il periodo migliore per fare un tatuaggio?

Decidere di farsi fare un tatuaggio fa parte di quelle scelte della vita che richiedono un’attenta ponderazione. Se ci pensi è un segno che rimarrà sulla pelle per sempre, anche se deciderai di cancellarlo, è un passo importante, quindi, che comporta un cambiamento sia a livello estetico che epidermico.

Da una parte, infatti, è una “decorazione” che si aggiunge al corpo, un’incisione sulla pelle che identifica il proprio modo di essere, fissa per sempre un momento o una ricorrenza importanti; in altre parole esprime il proprio vissuto e la propria personalità. D’altra parte, focalizzando il punto di vista su un aspetto più fisico e salutistico, bisogna fare i conti con una vera e propria ferita, che merita attenzione, cura e trattamenti specifici perché possa guarire al meglio.

Prima di recarsi dal tatuatore di fiducia, dunque, è importante sapere bene cosa fare per la guarigione del tatuaggio e far sì che questo si preservi nel tempo.

Tra i fattori da considerare ce n’è uno che probabilmente passa in secondo piano rispetto ad altre variabili e terapie più immediate da eseguire, ed è la scelta del periodo giusto in cui effettuare un tatuaggio, perché la pelle possa rimarginarsi in fretta e il tatuaggio fissarsi meglio.

L’istinto, infatti, spesso guida le persone a farsi tatuare a ridosso di un evento importante nella propria vita, un cambio di rotta, il raggiungimento di un traguardo tanto atteso, la nascita di un figlio, l’incontro con l’amore della propria vita. Da una parte questo è senza dubbio un aspetto molto bello, perché arricchisce ulteriormente il valore simbolico di cui è già pregno il tatuaggio. D’altro canto, se ricade in stagioni particolarmente difficoltose per la cura del proprio tattoo, il rischio che non guarisca completamente o, peggio, si possano contrarre infezioni, aumenta. Quando è, allora, il momento ideale per farsi fare un tatuaggio?

Evita estate o inverno

Anche se non si vede l’ora di esibire il proprio tatuaggio, l’estate non è il momento ideale per farsi tatuare, per molte ragioni. In primo luogo, l’estate è un periodo molto caldo, si suda molto, si sente l’esigenza di bagnarsi, con docce frequenti o bagni in piscina o al mare. Il punto è che se c’è un nemico della guarigione di un nuovo tattoo, questo è proprio l’acqua. L’acqua è un elemento molto ricco di batteri, che fa proliferare anche i funghi e aumenta inevitabilmente il rischio di infezioni. Per di più, in estate, si tende a scoprirsi, esponendo inevitabilmente al sole una grossa superficie della pelle. Anche questo non farebbe bene al proprio tatuaggio. Questo, di fatto, rende più sensibile la pelle nel punto in cui è stato eseguito, ed espone al rischio di ustioni e irritazioni, proprio perché, per diverse settimane, non può essere protetto da una crema solare. Meglio farlo in inverno, allora? Non proprio. Anche se durante la stagione fredda ci si bagna di meno e non ci si espone al sole come in estate, la coltre di strati che ricopre la pelle per farci stare più caldi tenderà a soffocare la pelle tatuata, portando fastidiose irritazioni e arrossamenti.

Preferisci la mezza stagione

Per tutte le ragioni appena elencate, anche se potrebbe non avere lo stesso valore simbolico, è sempre meglio aspettare la primavera o l’autunno prima di tatuarsi. Durante queste stagioni, il clima mite permette da un lato di proteggere il tatuaggio da agenti e germi esterni, dall’altro di non soffocarlo con troppi strati di tessuto, consentendo alla pelle di respirare e guarire più rapidamente.                      

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Redazione