Dopo l’arrivo di 3 nuovi robot nelle sale operatorie del Columbus Clinic Center di Milano, ecco il primo ospedale d’Europa in cui i pazienti sono interamente accompagnati da robot, dalla sala operatoria al processo riabilitativo: parliamo della Clinica San Francesco di Verona. L’ultimo arrivato alla clinica è un robot per riabilitazione, la piattaforma Hunova, sviluppato dalla Movendo Technology, spin-off dell’Istituto Italiano di Tecnologia, di cui abbiamo parlato in un articolo, a proposito della Rehab Technology.
La piattaforma ha ricevuto il marchio di certificazione CE e attualmente è in attesa dell’approvazione della FDA negli Stati Uniti, ma viene già utilizzato con successo in molti ospedali, come il Galliera di Genova e il Centro di Riabilitazione motoria Inail di Volterra.
La Clinica, grazie all’istituzione CORE (Centro di Ortopedia Robotica Europea), è un punto di riferimento per gli interventi chirurgici a ginocchia ed anche. Il punto forte che contraddistingue la clinica è la chirurgia proteica robotica, altresì chiamata Makoplastica, che minimizza le complicanze durante un intervento di impianto della protesi e di accelerare i tempi di recupero. I sistemi robotici come il Robot Rio di Mako permettono ai chirurghi di operare utilizzando tecniche minimamente invasive, riducendo il dolore post operatorio e prevenendo problemi di lussazioni e dismetria (disturbo della coordinazione muscolare) per le operazioni d’anca; i chirurgi riescono, inoltre, ad ottenere un miglior bilanciamento legamentoso negli interventi alle ginocchia.
Il processo di riabilitazione, solitamente, comincia dal giorno seguente l’intervento, in cui la nuova piattaforma giocherà un ruolo importantissimo, combinando due componenti essenziali: valutazione motoria e riabilitazione. Grazie al suo sistema di intelligenza artificiale e con più di 156 esercizi, Hunova rileva e misura oggettivamente i parametri del paziente, guidandolo verso una riabilitazione “personalizzata“, utilizzabile anche per soggetti colpiti da ictus.
“Deve essere sfatato il mito secondo cui le macchine ci sostituiscono” spiega Piergiuseppe Pierazzini, responsabile dell’Unità funzionale di Ortopedia e traumatologia della San Francesco “è sempre l’uomo che decide come agire, ma la riduzione dei margini di errore è un vantaggio notevole.”
L’inserimento della protesi al ginocchio dipende enormemente dalla manualità e abilità del chirurgo, con un errore di 8-10 gradi nell’allineamento delle diverse parti, dovuto all’occhio umano a cui si aggiunge la difficoltà del controllo e dell’efficacia della tensione dei legamenti. “L’utilizzo del robot riduce l’errore fino a meno di un grado” continua Pierazzini “con conseguente aumento della percentuale di successo e abbassamento dell’età dei pazienti anche sotto ai 40 anni.”
La piattaforma Hunova è un dispositivo semplice ed intuitivo, composta da una seduta e una piattaforma, con uno schermo touch che permette al soggetto di interagire attivamente col dispositivo durante la riabilitazione. La tecnologia utilizzata è quella inerziale, per la valutazione della posizione del tronco del paziente nello spazio.
Viene utilizzata per diverse riabilitazioni: ginocchio (con esercizi in catena cinetica chiusa ed esercizi di carico), anca (con esercizi mirati di rinforzamento muscolare, per la rieducazione propriocettiva e funzionale), caviglia (esercizi di rinforzo muscolare) e tronco (esercizi per correggere la postura e fornire rinforzo muscolare).