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Prevedere il travaglio con delle analisi del sangue, è possibile?

il travaglio prima del parto

Il travaglio, la fase che precede il parto vero e proprio, inizia in un qualsiasi momento da due settimane prima a due settimane dopo la data prevista della nascita del bambino. Uno studio effettuato alla Stanford University School of Medicine, pubblicato su Science Translational Medicine, ha identificato una modalità per prevedere quando la donna incinta entrerà in travaglio. La previsione deriva da delle analisi del sangue, da cui vengono valutati alcuni cambiamenti di marcatori biologici.

Una nuova modalità per prevedere il travaglio

Attualmente l’inizio del travaglio viene stimato in maniera imprecisa, considerando un intervallo ampio di settimane intorno la data del parto. Lo studio però pone le basi per un test clinico che potrebbe dire in modo più preciso alle donne in gravidanza sane, quanto siano vicine al parto.

Gli esperti sostengono che, entro i prossimi due o tre anni, i medici potranno prevedere in maniera specifica l’inizio del travaglio, basandosi non soltanto sui tempi di sviluppo del feto, ma anche considerando cambiamenti nella madre.

il travaglio durante la gravidanza

I primi segni che indicano che il travaglio sta per iniziare comprendono perdita di sangue e la “rottura delle acque”. Tra i principali segni del travaglio ci sono le contrazioni e la lombalgia. È possibile però, osservare dei cambiamenti nella donna anche circa tre settimane prima dell’effettivo inizio di questa fase, tramite delle analisi del sangue.

I ricercatori hanno infatti identificato dei cambiamenti durante la gravidanza che possono indicare una fase di “pre-travaglio” che avviene tra le 2 e le 4 settimane prima del travaglio. Questi cambiamenti riguardano i livelli degli ormoni steroidei, ma anche cambiamenti nei segnali immunitari.

Questa identificazione ha permesso quindi di trovare una nuova possibile modalità per prevedere il travaglio, previsione che restringe l’intervallo temporale di stima. Negli anni e con ulteriori studi potrebbe essere anche perfezionata per dare previsioni ancor più precise.

Lo studio effettuato

Per questo studio sono state coinvolte 63 donne durante gli ultimi 100 giorni delle loro gravidanze. Queste donne hanno eseguito delle analisi del sangue due o tre volte a settimana prima del parto, che è poi avvenuto per tutte spontaneamente, quindi non indotto.

I campioni di sangue sono stati esaminati considerando più di 7000 diverse caratteristiche, allo scopo di trovare quali potrebbero essere indicative della transizione alla fase di “pre-travaglio”, in modo tale da avere un modello di predizione dell’inizio del travaglio.

analisi del sangue

In particolare, sono stati individuati cambiamenti significativi in picchi di ormoni steroidei, come progesterone e cortisolo. Sono stati anche osservati livelli decrescenti di fattori necessari alla formazione dei vasi sanguini, probabilmente ciò è indicativo di un primo passo verso l’indebolimento della connessione tra placenta e utero. Inoltre, c’è stato l’aumento di alcune proteine e l’aumento dei livelli di fattori per la coagulazione del sangue, coinvolti nella prevenzione di perdita di sangue dopo il parto.

Sono stati individuati anche alcuni cambiamenti in proteine implicate nelle risposte immunitarie. Probabilmente ciò è legato al fatto che verso la fine della gravidanza, il materiale placentare e le cellule fetali raggiungono il sangue della mamma, causando una risposta immunitaria. Perciò, il modello di predizione è stato creato anche considerando alcune proteine implicate nella risposta immunitaria.

L’importanza della previsione del travaglio

Lo studio dovrà essere validato anche su un numero più elevato di pazienti, in modo tale da avere stime sempre migliori. Avere una stima più precisa è importante ed utile sia per motivi di pianificazione sia per motivi clinici. Ad esempio, potrebbe essere d’aiuto ai medici per comprendere se somministrare steroidi, che permettono di far maturare i polmoni del feto prima della nascita.

Continuare la ricerca permetterebbe anche di ridurre il numero di marcatori biologici necessari per effettuare la previsione. Inoltre, comprendere bene tutti questi aspetti potrebbe anche permettere di migliorare l’induzione del travaglio.