Parlando di stampa 3D, ed in particolare di bioprinting, abbiamo spesso sottolineato come il successo di questa tecnica nella realizzazione di organi artificiali potrebbe consentire una disponibilità pressoché illimitata di quest’ultimi per i trapianti. Questa volta è il turno della cornea, la membrana che ricopre la parte anteriore dell’occhio e contribuisce al passaggio dei raggi luminosi ed alla loro focalizzazione sulla fovea, la regione centrale della retina. I ricercatori dell’Università di Newcastle hanno, infatti, realizzato la prima cornea umana artificiale grazie alla stampa 3D.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Experimental Eye Research, si tratta di fatto di una “proof-of-concept“, ovvero una prova fatta per dimostrare la fattiblilità della tecnica.
Il cuore della ricerca sta nella realizzazione di uno speciale “bio-inchiostro“. Questo consiste in un gel costituito da cellule staminali, provenienti dallo stroma (uno degli strati della cornea) di un donatore sano, mescolate con due sostanze che fungono da scaffold: il collagene e l’alginato.
Il nostro gel esclusivo – una combinazione di alginato e collagene – mantiene in vita le cellule staminali ed allo stesso tempo produce un materiale abbastanza rigido da mantenere la sua forma ed abbastanza soffice da essere espulso dall’ugello di una stampante 3D.
Afferma Che Connon, professore di ingegneria tissutale, a capo della ricerca.
Utilizzando una semplice stampante 3D a basso costo, il bio-inchiostro viene quindi depositato in cerchi concentrici fino ad ottenere la forma di una cornea umana, impiegando meno di 10 minuti. Dimensione e forma vengono acquisite precedentemente attraverso la scansione di un occhio umano.
Come affermano gli stessi ricercatori, adesso seguiranno ulteriori test ed in ogni caso saranno necessari diversi anni prima di poter parlare concretamente di trapianto.