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Primo caso in Italia della nuova variante di coronavirus

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E’ di alcuni giorni fa la notizia che nel Regno Unito era stata identificata una nuova variante di coronavirus. Si sa ancora poco, ma le notizie che giungono dal Regno Unito preoccupano tutta Europa. Nella giornata di oggi, purtroppo, un paziente italiano è stato trovato positivo alla nuova variante del coronavirus. Pertanto, il “covid 2” è arrivato anche in Italia. La nuova variante del covid è stata identificata nel Regno Unito, nelle scorse settimane, in circa 60 diverse aree del Paese. Non solo. Questa mutazione è stata già rintracciata anche in Danimarca, Australia, Olanda e Belgio.

Paziente italiano trovato positivo alla nuova variante di coronavirus

“Il paziente, e il suo convivente rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento e hanno seguito tutte le procedure stabilite dal Ministero della Salute.”. Il caso è stato rilevato presso il Policlinico Militare del Celio. Il Ministero della Salute ha scritto: “Il Dipartimento scientifico del Policlinico militare del Celio, che in questa emergenza sta collaborando con l’Istituto superiore della sanità, ha sequenziato il genoma del virus Sars-Cov-2 proveniente da un soggetto risultato positivo con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna”.

Pericolosità della nuova variante

Come anticipato, non sappiamo ancora molto sull’entità della nuova variante di coronavirus riscontrata, inizialmente, soprattutto nel Sud-Est dell’Inghilterra. Il Segretario di Stato per la salute e gli affari sociali del Regno Unito, Matt Hancock, assicura che non ci sono evidenze di una maggiore pericolosità della malattia associata al virus o dell’aggravarsi di ulteriori patologie. Ma, ciò che preoccupa maggiormente è la sua rapidità di trasmissione. Pare, infatti, che sia fino al 70% più elevata del virus finora dominante. La preoccupazione è tale da aver indotto il governo britannico ad assumere una serie di nuove misure di contenimento più stringenti. Fortunatamente, anche il ministro Roberto Speranza, ha fatto sapere che la nuova variante di coronavirus non sarebbe più letale di quella finora conosciuta. Sottololineando, inoltre, che i vaccini predisposti contro il covid dovrebbero mantenere la loro efficacia. 

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Segretario di Stato per la salute e gli affari sociali del Regno Unito Matt Hancock – theguardian.com

Notizie dalla Gran Bretagna

La Gran Bretagna ha riportato immediatamente all’Oms che la nuova variante del coronavirus può circolare più velocemente, precisando che non è ancora chiaro se risulti più letale. Secondo il segretario per la salute Matt Hancock la variante è già “fuori controllo”. Infatti, in una settimana c’è stato un incremento di casi di oltre il 50% nel Regno Unito. Il premier Boris Johnson ha scelto di intraprendere la strada del lockdown duro per la capitale e le contee vicine. Intanto, i Paesi europei, tra cui l’Italia, stanno bloccando i voli da/per la Gran Bretagna. L’Oms invita tutti i governi europei a “rafforzare le proprie procedure di controllo e prevenzione” e raccomanda, inoltre, di “aumentare la capacità di sequenziamento” del virus per capire meglio i rischi posti dalla variante.

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Fuga da Londra per il lockdown duro. – open.online

Le parole degli esperti

Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, assicura: “Anche se ci sono mutazioni come quelle segnalate prima in Gb poi in altre aeree, è altamente improbabile che si perda l’efficacia del vaccino. Davvero la risposta per uscire da questa situazione è il vaccino, sia per il profilo di sicurezza che per l’efficacia”. Il Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, Giovanni Rezza, spiega in cosa consiste la nuova variante di coronavirus. “La variante di Sars-CoV2 che sta circolando in questo momento a Londra e nel sud est dell’Inghilterra, presenta delle mutazioni sulla proteina di superficie del virus, la cosiddetta Spike. Nonostante si ipotizzi che queste mutazioni possano aumentare la trasmissibilità del virus, non sembrano alterare nè l’aggressività clinica nè la risposta ai vaccini”. Dunque, non sembra siano necessari particolari allarmismi. Intanto proseguono gli studi sulla nuova variante, così da escludere ogni altra ipotesi di maggiore perciolosità.