La provincia di Modena si veste di innovazione: una Sala Ibrida per il 2019
La tanto attesa Sala Ibrida della Provincia di Modena è finalmente diventata una realtà tangibile, grazie alla generosità di tutti coloro che hanno partecipato con il loro contributo alla raccolta fondi “Tutti insieme per la Sala Ibrida” lanciata nell’ottobre 2017 dall’ Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena insieme a ROCK NO WAR ONLUS.
La nuova struttura ospedaliera, unica nel suo genere in Provincia di Modena, è stata realizzata, presso l’Ospedale Civile di Baggiovara, al costo complessivo di circa 2,2 milioni di euro, di cui 1 milione necessario per l’acquisto del potente e innovativo angiografo digitale, che rappresenta la punta di diamante della struttura. Il resto della somma è stato destinato al finanziamento dei lavori edilizi e di impiantistica che sono stati avviati a luglio, portati a termine egregiamente e coronati da un’emozionante inaugurazione, avvenuta in data 21 dicembre 2018, durante la quale è stata scoperta una parete, nell’atrio dell’ospedale, che riporta i nomi di tutti coloro che hanno donato per la Sala Ibrida.
Il taglio del nastro, benedetto da Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena – Nonantola, ha visto la partecipazione di molti cittadini del modenese che hanno potuto toccare con mano il nuovo gioiello tecnologico dell’Ospedale di Baggiovara.
Immensa la gratitudine nelle parole del Presidente di Rock No War Giorgio Amadessi:
Ogni volta che si arriva al completamento di un progetto, c’è grande emozione, c’è grandissima soddisfazione, e c’è infinita gratitudine. Gratitudine per la fiducia ricevuta, per la confermata stima dei tantissimi modenesi e non solo, ma soprattutto per aver riscontrato anche stavolta l’importanza del grande lavoro svolto dal vasto mondo del volontariato, che oggi vorrei ringraziare di tutto cuore. Vorrei sottolineare inoltre che in questo progetto, quel titolo “TUTTI INSIEME” non è uno slogan ma una bellissima realtà. Grazie davvero a tutti.
Ai ringraziamenti di Rock No War Onlus segue il commento del Sindaco e Co-Presidente della CTSS Gian Carlo Muzzarelli:
Oggi inauguriamo la sala ibrida, ed è il completamento di un progetto che era sogno e si è concretizzato passo dopo passo. E’ una bella giornata per la sanità modenese e tutti i cittadini, che potranno contare su una sala operatoria modernissima e con le migliori tecnologie disponibili ed è un giorno di gioia per tutti coloro che hanno contribuito, a partire dall’Azienda Ospedaliero Universitaria e Rock no war, sino ad Università, istituzioni, gruppi, associazioni, volontari, polisportive, migliaia e migliaia di modenesi, testimonial come Orietta Berti, Luca Toni, Maurizio Cheli. È un lungo elenco che testimonia che l’unione fa la forza: quando i modenesi si mettono in testa di raggiungere un obiettivo, per quanto complicato, lo raggiungono. Grazie a tutti i sostenitori e, come ho detto mercoledì nella conferenza di presentazione nell’Aula Magna del Policlinico, non ci fermiamo di certo qui. Ci sono nuove sfide, a partire dall’hospice territoriale a Villa Montecuccoli, che meritano nuova energia e nuova passione .
Per realizzare la Sala Ibrida è stato ristrutturato e ampliato il Comparto Operatorio esistente, collocato al Piano Terzo del Corpo 09 dell’edificio ospedaliero, in un’area attigua alla Terapia Intensiva. La localizzazione della Sala all’interno del blocco operatorio esistente consente di ottimizzare le funzioni di supporto già presenti a servizio del comparto. L’area di intervento complessivamente è di 342,30 mq, di cui 85,15 mq per la sala operatoria, e i rimanenti per i locali di supporto e servizio. La speciale Sala Ibrida sarà attiva entro i primi mesi del 2019.
Uno sguardo ravvicinato alla Sala Ibrida
Si tratta di una speciale sala operatoria, un ambiente sterile che si sviluppa in un unico grande spazio dove si può effettuare una diagnosi immediata e in contemporanea, senza spostare il paziente, eseguire procedure chirurgiche. Questo consente di operare con più precisione e sicurezza perché l’intervento può essere adattato all’ evolversi del quadro clinico, controllando il risultato in tempo reale. I vantaggi della Sala ibrida sono quindi legati alle emergenze e alla traumatologia: il paziente arriva direttamente in sala operatoria, non c’è perdita di tempo perché la diagnosi e la cura sono quasi contemporanee.
Nella sala ibrida sarà possibile effettuare procedure complesse in pazienti ad alto rischio ad esempio nei casi di emergenza dei traumi, utilizzando tecniche “ibride” di diagnosi e terapia chirurgica, grazie al lavoro d’equipe dei diversi specialisti. In questo modo si riducono i rischi per il paziente che non deve essere trasportato in ambienti diversi per effettuare gli accertamenti necessari, con indubbi vantaggi soprattutto per coloro che sono fisicamente più fragili.
Un altro punto di forza della sala ibrida è quello di far lavorare i medici di specialità diverse “in concerto tra loro” come in una grande orchestra, contemporaneamente e sullo stesso paziente: cardiologi interventisti, chirurghi vascolari, endoscopisti, radiologi, specialisti delle immagini, anestesisti e rianimatori.
La Sala Ibrida dell’Ospedale Civile di Baggiovara è una speciale sala operatoria ad alta tecnologia con importanti apparecchiature radiologiche: tra cui un angiografo di grande potenza, l’Artis Pheno di Siemens. Tale apparecchiatura è unica nel suo genere in quanto dotata di tecnologia radiologica combinata con un sistema robotico che lo posiziona sul campo operatorio in maniera sempre ottimale in relazione alla posizione del paziente e dei chirurghi. Le indagini diagnostiche dei vasi sanguigni e tutte le procedure terapeutiche per via endovascolare in tutti i distretti corporei risultano più rapide e precise. Altre tecnologie presenti sono:
• Tavolo operatorio marca Trumpf con integrazione con l’angiografo in grado di comunicare in tempo reale la propria esatta posizione per la massima accuratezza dell’indagine radiologica
• Sistemi pensili marca Trumpf installati a soffitto per la gestione ottimizzata delle utenze tecniche sull’area di lavoro
• Sistema di lampade scialitiche a LED marca Brtchtold per l’illuminazione ottimale del campo operatorio con funzione di diluizione delle ombre
• Sistema di gestione delle immagini medicali e segnali video marca TESI IMAGING con tecnologia 4K/3D per visualizzare e acquisire al meglio i dati provenienti dai dispositivi di sala
• Pareti tecniche prefabbricate in materiale tecnico marca Operamed ad alta sanificabilità
• Ecocardiografo ad elevate prestazioni
In sintesi: nella sala ibrida, la presenza di apparecchiature diagnostiche e interventistiche all’avanguardia consente di svolgere una vasta gamma di interventi , sia nei casi di emergenza e nei politraumi, sia per diverse specialità. In particolare, l’angiografo assiale consente di operare visualizzando real-time, l’intervento durante il suo svolgimento, potendo così agire con più precisione e sicurezza per il paziente, adattando il tipo di intervento all’evolversi del quadro clinico.